Gianluigi Nuzzi, autore per Chiarelettere di Via Crucis, è il giornalista del momento. Questa mattina è intervenuto su Radio Cusano Campus nel corso del format Ecg Regione
Da Gianluigi Nuzzi, autore di Via Crucis, per prima cosa, c’è stato un commento su quanto sta accadendo in Francia in merito agli attentati terroristici di venerdì scorso a Parigi: “Siamo di fronte a una guerra. Qualcuno vorrebbe che fosse una guerra di civiltà, ma io non la penso così. Questa è la guerra del nuovo millennio che non ha nulla a che vedere con i conflitti cui abbiamo assistito nel secolo scorso, questa è una guerra in cui il marketing della paura è determinante. Dietro ci sono anche una serie di interessi economici che permette a loro di non essere dei terroristi, almeno non nel modo che fino ad oggi abbiamo conosciuto, perché possono attingere a risorse finanziarie in chiaro e anche perché probabilmente c’è qualche arabo moderato che sottobanco li alimenta. Questa è una guerra. A bassa intensità, ma è una guerra”.
Gianluigi Nuzzi, autore di Via Crucis, crede che sia difficile gestire il Giubileo di Roma: “Mi chiedo, come cittadino, se si possano sospendere le partite di calcio, come è accaduto ieri, ma non si sospende un evento straordinario come quello del Giubileo. Alcuni benpensanti pensano che sarebbe un arretramento, un’ammissione di sconfitta, ma io credo che se c’è una guerra alcune cose si possono fare, altre no. Fare certi eventi è come mettere un metro cubo di miele davanti a un orso. Mi chiedo se è il caso di esporre ad un rischio enorme una popolazione inerme in un periodo di guerra come questo”.
Nuzzi, poi, è tornato su Via Crucis. Svelando di aver ricevuto altre testimonianze su quanto di oscuro accade in Vaticano: “L’atteggiamento del Vaticano è bizzarro, un atteggiamento tipico dei regimi monarchici che mal si sposa con tutti gli interventi di Papa Francesco. Se ci sono fughe di notizie del genere è evidente che c’è un malessere rispetto a un malaffare che ha stancato tante persone. Sto continuando a ricevere segnalazioni e testimonianze di cose incredibili che accadono in Vaticano. E chi mi contatta per darmi notizie non va chiamato corvo, perché il termine corvo è dispregiativo. Mi hanno scritto persone all’interno del Vaticano dicendomi che ho fatto bene e sottoponendomi altre storie. Un’altra cosa stupefacente è che mi chiedano se il mio libro sia o meno utile al Papa. Ma chi se ne frega se aiuta o meno il Papa, non è questo il mio lavoro. E’ come quando fanno un film sulla mafia e dicono che non aiuta la notizia. Ma che cazzo vuol dire questo? Se quello che ho raccontato non è vero non mandatemi in carcere, ma in manicomio. Ma su quanto ho scritto non ho ricevuto nemmeno una smentita. Il mio è un lavoro che è iniziato due anni fa, un lavoro d’investigazione giornalistica, che è la cosa più bella del mondo”.
Nuzzi, autore di Via Crucis, ha dedicato allo Ior l’ultimo commento: “Ancora oggi ospita conti con milioni di euro di laici che non dovrebbero essere depositati lì. I comunicati stampa che ci dicono che lo Ior è pulito, mentono. La procura di Roma, a ottobre, ha indagato su un manager di una compagnia assicurativa importantissima e gli ha trovato in un conto sullo Ior tre milioni di euro. Noi facciamo i giornalisti, queste cose dobbiamo raccontarle”.