Torna una vecchia ed apprezzata conoscenza di Tag24. L’artista Luka Zotti che di novità da mettere in piazza (mediatica) ne ha molte. Disco nuovo, tour in partenza e qualche follia piacevole a cui ci ha abituato. Scopriamo tutto chiacchierandone con lui.

Cosa significa essere polistrumentista in un’epoca in cui sembrano andare avanti quelli che non sanno fare nulla?
Essere polistrumentista per me è un grande vantaggio perché spesso, quando ho in mente un brano, ce l’ho in mente per intero, con tutti gli strumenti e gli arrangiamenti, dunque posso registrare direttamente tutto il brano e poi coinvolgere gli eventuali collaboratori per aggiungere altri “sapori”. Dal vivo invece utilizzo lo strumento “Tree Pad Key Guitar” inventato e realizzato a mano da me nel 2001, uno strumento che incorpora chitarra, tastiera, pad/percussioni e multieffetto il quale mi permette di passare velocemente da uno strumento all’altro o anche di suonarli contemporaneamente. Per rispondere alla tua domanda, ci sono molte meteore e stelle di passaggio.. sono convinto che andranno veramente avanti le persone che fanno le cose con passione e che seguono il proprio “scopo di vita”, se si segue il proprio e unico percorso si può solo andare avanti e crescere anche interiormente, alimentare il proprio talento e portare gioia a se stessi e di conseguenza a tutti gli altri.

Il tuo lavoro è ricco di contaminazioni. Un po’ come nella cucina, non temi che troppi sapori diversi possano avere un effetto negativo?
In effetti vedo la mia attività proprio come la cucina (che considero anch’essa una forma d’arte), tra l’altro spesso faccio proprio questo paragone culinario, per esempio non serve utilizzare tutti gli ingredienti esistenti per la preparazione di un piatto, ma in base al risultato che si vuole ottenere bisogna scegliere e dosare bene gli ingredienti, a regola “d’arte” appunto.. Dunque per la creazione di un album ad esempio, scelgo quali strumenti musicali utilizzare, quali influenze musicali e quali collaboratori chiamare a condividere e supportare il progetto, stessa cosa per un opera d’arte, scelgo se utilizzare la pittura, la scultura, l’artigianato o altro.. in base al “piatto” che voglio ottenere e al “nutrimento” che intendo donare agli altri.

Come mai hai scelto proprio “Paces and sands” come singolo? Di cosa parla la canzone?
Il singolo “Paces and sands” (“Passi sulla sabbia” in italiano) è stato scelto dal pubblico, durante ogni concerto che ho fatto le persone si sono sempre dimostrate molto colpite, emozionate ed interessate a questo brano, tra l altro questo brano è quello più diverso per genere all’interno dell’album, è un brano con forte influenza dalla musica mediorientale dove la bravissima cantante Virginia Lanfranconi (già ospite nel mio precedente album Forgotten Dream) ha cantato ispirandosi ai richiami di pastori del Caucaso e della Mongolia.

Una curiosità: nelle date del tuo tour che tocca anche la Svizzera e l’Austria hai messo la Toscana. Non è Italia?
E’ stata sicuramente una svista dell’ufficio stampa, credo intendessero dire “centro Italia”, comunque sì, precisamente il tour estivo ha toccato Svizzera tedesca, Austria, Toscana e Campania, ad inizio Dicembre tornerò in Svizzera e Austria con un ospite speciale, la cantante californiana Beth Wimmer che collaborerà al Chillout Experience cantando in inglese e tedesco, cosi’ aggiungeremo una new entry linguistica, il tedesco ancora non era entrato in questo progetto.. non è mai troppo tardi.

Sta per uscire Star Wars… sei pronto con le tue spade laser?
Assolutamente sì, la spada laser è sempre pronta !!! Scherzi a parte devo dire che mi diverto molto a suonare con la spada laser e il pubblico rimane sempre meravigliato e sorpreso (per non parlare dei bambini !! ) , curiosi di scoprire come la suono? Vi aspetto ai miei eventi: www.lukazotti.com

 

Grazie