Domani inizia una nuova trasmissione su Radio Cusano Campus, una trasmissione che si chiama LINGUE A SONAGLI. Come si può intuire dal titolo, sarà un talk ma con qualche veleno a rendere più adrenalinico lo speech. Il primo ospite sarà lo show-man Christian Pinna, che il grande pubblico ha conosciuto come opinionista all’Arena di Giletti e i giornalisti hanno ricorso per settimane in quanto figlio del proprietario del Vero Girarrosto Toscano. Chi è? Che sogni custodisce? Quali sassolini vuole togliersi dalle scarpe? Partiamo da quest’ultimo quesito per darvi in anteprima uno stralcio di quel che dirà ai microfoni di LINGUE A SONAGLI su Radio Cusano Campus. Si parla di Ignazio Marino e del suo stile… a tavola.
Su Ignazio Marino: “Alla fine di tutto questo trambusto, mio padre s’è sentito anche un po’ in colpa per aver contribuito all’uscita di scena di Marino perché erano amici da trent’anni. Io, invece, non sono d’accordo con i giornali che hanno titolato “Il Vaticano, Renzi e il Nuovo Girarrosto Toscano dimettono Marino” perché noi al ristorante abbiamo una lunga scalinata su cui lui non è mai inciampato. Anzi ha fatto le scale molto bene più volte, stile San Remo, e al tavolo ci arrivava sempre molto bene. Ha commesso degli errori pagando con una carta di credito non sua e noi non avremmo mai immaginato che proprio degli amici potessero commettere simili errori che poi avrebbero invischiato anche la nostra attività. Io ho avuto anche 50 giornalisti addosso e mio padre è stato registrato a sua insaputa dal Movimento 5 Stelle di cui si fidava”.
Marino a tavola come nella politica: “E’ uno che la scarpetta la fa eccome. Avoja se la fa! Da noi si mangia bene ed evidentemente lui apprezzava perché ci tornavano indietro i piatti belli puliti. Manco le briciole lasciava sui tavoli a quelle cene che ha fatto pure con un ambasciatore che non è mai esistito. Ora comunque deve rilassarsi e riposarsi in panchina. Se torna, gli faccio preparare una bella tazza di caffè e latte”.
Christian Pinna non ha lesinato parole anche per il “sindaco entrante”.
Su Tronca: “Tronca è diverso, mi dà fiducia. Mi sembra un uomo di sostanza per cui, se dovesse venire, gli proporrei un piatto semplice da pastasciuttaro. Voglio sperare che almeno lui non commetterà errori al ristorante, voglio avere fiducia”.
Per quanto riguarda altri ospiti illustri del ristorante, qualche chicca è arrivata.
Su Valeria Marini: “Sarà il vino, sarà la convivialità ma a tavola succedono spesso cose importanti. Valeria Marini, per esempio, ha accettato di girare “Bambola” di Bigas Luna da noi. Perché aveva finito di leggere la sceneggiatura? Anche perché aveva incassato l’assegno”.
Su Federico Fellini: “Da noi veniva sempre Federico Fellini. Era talmente amico di mio padre che gli dava bonari scappellotti. Lui amava la ribollita e la fiorentina”.
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L’intervista integrale su
LINGUE A SONAGLI
in onda Radio Cusano Campus
questo sabato alle 14 o in podcast
Sono stanca di qs continuare a infierire su Ignazio Marino. Scontrini non suoi? ma se glieli aveva dati il comune proprio per permettergli di offrire qualche cena ad amici. Evidentemente Marino era un po’ troppo pulito x Roma!! chissà chi piace ai cittadini romani, scommetto Alemanno!! quello che non si vergogna di salutare a braccio teso!!