La vaccinazione come arma contro un ampio spettro di patologie infettive. Una verità scientifica che non incontra però il pensiero di molti, affascinati di più da teorie “cospirazioniste” e dalla attività oscura della “Big Pharma”. Un pensiero che sta generando un serio problema di salute pubblica. “Sono idee senza alcuna base scientifica, sottolinea il Prof. Massimo Andreoni, Presidente SIMIT, durante la trasmissione Genetica Oggi su Radio Cusano Campus, che nascono dalla mala fede e da Andrew Wakefield, medico radiato dall’ordine dei medici perché prese dei soldi per attaccare il sistema delle vaccinazioni“.
La vaccinazione fra passato e presente
“I vaccini sono vittima della loro stessa efficacia, prosegue Andreoni, e sono ad oggi l’unico mezzo che ha permesso a patologie come il Vaiolo di essere debellate”. Ma cosa sta succedendo nel nostro paese? Alla domanda il Prof.Morrone non ha dubbi: “Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità per alcune malattie si è abbassata la soglia ritenuta indispensabile per ritenerle non trasmissibili. Il 95% di vaccinazioni, tetto richiesto perché il microorganismo o il virus non circoli, non è raggiunto. Questo significa che se il virus o microorganismo dovesse arrivare in Italia il propagarsi dell’infezione sarebbe possibile”. Paradossalmente il rischio è che ritornino malattie che pensavamo debellate o comunque molto rare come la difterite, il tetano o la poliomelite.
Comunicare la vaccinazione
Il Prof.Andreoni ribadisce l’importanza di una corretta comunicazione nei confronti delle vaccinazioni. Una comunicazione chiara e diretta utile ad abbattere pregiudizi e cattiva divulgazione.
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