Il popolo italiano riscopre la sua anima green, almeno stando a ciò che emerge dal sondaggio realizzato da Loren Consulting per il Coou, Legambiente e La Nuova Ecologia. I dati che risaltano dalla ricerca parlano chiaro: 8 italiani su 10 sono propensi a spendere di più per acquistare prodotti e servizi con un impatto minore sull’ecosistema e si dicono disposti ad un impegno più sistematico per migliorare la qualità dell’ambiente.
In questo contesto c’è da rilevare un innalzamento in fatto di responsabilità civica, in quanto gli italiani credono sempre più fermamente che i principali responsabili della tutela dell’ambiente siano proprio loro stessi. A sottolineare questo aspetto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: “Il 79% dei cittadini attribuisce al proprio comportamento il successo delle politiche ambientali e al 95% sta a cuore la raccolta differenziata. Dobbiamo sfruttare meglio questa responsabilità dei cittadini”.
Molti, tra il campione di 1000 intervistati, giustificano questo rinnovato interesse per la salute ambientale come un fattore legato a filo doppio alla crisi finanziaria: il 75% di essi crede che le vicissitudini economiche del paese abbiano contribuito a renderli più attenti alle esigenze dell’ambiente. Le questioni intorno alle quali gli italiani si interessano maggiormente riguardano le emergenze legate al maltempo e ai rischi idrogeologici (41%), seguono il decreto del Governo sulle trivellazioni nei mari italiani (18%) e l’introduzione della normativa sugli ecoreati nel codice penale (14%).