Chef Rubio è  stato chiamato in causa  su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano,  nel corso del format ECG Regione, a cura di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Chef Rubio ha parlato ancora della sua proposta, tra la provocazione e la realtà. Tappare le buche di Roma con i supplì. E intanto il web ha già deciso e invoca Chef Rubio sindaco di Roma: “Me la gioco con Zoro? Lo batto a mani basse, sono tranquillo, non lo temo. Tappare le buche con i supplì? Ridendo e scherzando si è puntato l’accento su una problematica seria, che fa vittime e tanti danni. La storia dei supplì era una provocazione, ma aggiungo: perché non diamo un ticket con dieci carbonare a chi paga l’abbonamento mensile della metro invece di fare il portoghese? Ci sono tante proposte di questo tipo in cantiere, ma bisogna stare attenti a comune comunicarle, visto che andranno a toccare temi molto delicati, come la chiesa”.
Ancora Chef Rubio: “E’ pronta una lista, welcome to favelas, se dovessero prendermi sul serio ne sentiremo delle belle. Intanto questa parte scherzosa della mia vita che mi vede vocato in politica dovrebbe far riflettere. Se per scherzo uno come me che non c’entra niente con la politica arriva con una battuta ad avere un consenso del genere significa che la situazione è veramente disperata. Se qualcuno dovesse chiamarmi sul serio per candidarmi? MI sentirei imbarazzo, perché sarei superiore a tutti gli altri. Penserei a fare una lista mia piuttosto che andare con qualcuno dei soliti noti”.
Chef Rubio è un fiume in piena: “Noi italiani notiamo i fatti, li denunciamo ma poi non risolviamo il problema. Non dobbiamo rassegnarci. Bisogna sporcarsi le mani, bisogna darsi da fare. Bisogna scendere in piazza. Se vanno in piazza in venti se li bevono, se ci andassero in centomila invece non saprebbero chi prendere, la situazione sarebbe più a favore del popolo. Purtroppo, però, ci piace  stare dietro alle tastiere. A fare i rivoluzionari su Facebook siamo dei fenomeni”.

Chef Rubio su Roma: “Ci sono tante realtà che andrebbero sponsorizzate e spinte per far capire che la gente non è solo stufa ma anche propositiva. Mi vengono in mente i Poeti del Trullo, il Muro del Canto. Gassman e #romasonoio? Le cose dimostrative sono belle ma se non hanno continuità si perdono. Appoggio certe idee ma non le condivido appieno. Certe cose andrebbero fatte tutti i giorni”.

Sui suoi progetti: “Unti e Bisunti sta andando benissimo. Ho molti progetti, cercheremo di portare avanti tante iniziative votate al sociale. Sto prendendo lezioni per fare video per non udenti, se ne avrò la possibilità mi piacerebbe parlare della dignità del sistema carcerario, che qui a Roma è una cosa impossibile. Mi piacerebbe dar vita ad iniziative all’interno delle carceri, con i detenuti”.