La moda è stata spesso criticata. Ha, d’altronde, saputo essere molto superficiale ed ha anche portato alcuni messaggi sbagliati che, negli anni, ha dovuto rinnegare (tipo l’anoressia). Nessuno le risparmia le critiche ma, quando arrivano i meriti, è doveroso sottolinearli con la stessa verve. E così la recente settimana della moda a Tokyo verrà ricordata nella storia moderna per aver sdoganato definitivamente le modelle disabili. Il merito è di tutto l’ambiente ma, a onor di cronaca, è in particolar modo di uno stilista destinato a far parlare di sé per molto tempo. Vediamo di cosa si tratta.
Cosa resterà di questi anni 80? Se lo chiedeva Raf. Noi, invece, ci chiediamo cosa resterà della Tokyo Fashion Week di quest’anno. La risposta è sconcertante. Verrà ricordata per sempre come la sdoganatura definitiva delle modelle disabili. Tutto è principalmente frutto della sensibilità e della creatività dello stilista Takafumi Tsuruta. Durante la presentazione della collezione Primavera/Estate 2016 avvenuta lo scorso 14 ottobre, infatti, ha fatto sfilare modelle disabili. Da sempre attento alle necessità di portatori di handicap, ha deciso di premere il piede sull’acceleratore dando spazio a ragazzi e ragazze senza braccia, senza gambe, sulla sedia a rotelle o con il bastone per dimostrare che ci sono diversi modi di mostrare al mondo la bellezza. Alcune modelle disabili erano addirittura affette da patologie gravi come Taichiro iNote, che ha una mucopolisaccaridosi, o Alexandrine Naurice, che ha un’atrofia muscolare.
Circa il suo utilizzo delle modelle disabili, Tsuruta ha detto ad Askanews: “Se ti guardi intorno, vedi persone con handicap, altre che sono eccentriche. La diversità di queste persone è totalmente naturale, per questo le ho messe insieme a altre ritenute normali. In realtà siamo tutti parte dello stesso gruppo“. Un messaggio semplice e rivoluzionario allo stesso tempo. Un messaggio che, a modo suo, porta avanti anche la modella Kanya Sesser di cui abbiamo già raccontato.