Elezioni a Roma: quando si voterà? Cosa succederà? Il sindaco di Roma Ignazio Marino ci ripenserà entro i famosi venti giorni di cui ha parlato giovedì scorso oppure ormai è fuori dai giochi? Le domande sono tante, le risposte difficili da trovare. 

Per capire cosa accadrà a Roma tra sindaco dimissionario ed elezioni in primavera, occure un’opinione trascendente. Per questo stamattina in radio abbiamo telefonato al Divino Otelma.

Marino, le dimissioni, il sindaco di Roma e le elezioni a Roma nei prossimi mesi: il Divino Otelma si è pronunciato sul futuro della Capitale.

“Marino non ritirerà le sue dimissioni entro i famigerati venti giorni che inizieranno a decorrere da oggi. Non è totalmente stupido. Da questo punto di vista non ci saranno sorprese. Marino è stato osteggiato da forze aliene e alla fine è dovuto cadere per forza in una battaglia troppo più grande di lui”.

Ma, aggiunge il Divino Otelma parlando delle dimissioni del sindaco che la sconfitta nelle prossime elezioni a Roma sarà del Partito Democratico, più che di Marino: “Renzi e i suoi ex democratici sicuramente perderanno la Capitale alle prossime elezioni. I romani hanno capito che del Partito Democratico non c’è assolutamente da fidarsi. Marino si ricandiderà con una lista civica e prenderà molti voti, anche se sicuramente non riuscirà ad essere nuovamente eletto. Comunque non credo che a Roma si voterà in primavera. Con la scusa del Giubileo posticiperanno il voto”.

 

E’ in arrivo a Roma un sindaco grillino. Secondo Otelma nelle prossime elezioni capitoline vinceranno i Cinque Stelle, ma ad una condizione: “Grillo deve avere il coraggio di candidarsi in prima persona come sindaco di Roma. Se si candiderà Beppe, Roma sarà certamente e senza ombra di dubbio alcuno governata dal Movimento Cinque Stelle”.

 

Il Divino Otelma, prima di tornare a parlare di  elezioni a Roma, si concede una digressione sulla politica estera: “Obama, il mulatto, non ci sta capendo niente. Lunga vita a Putin, l’Atleta Russo, che ha finalmente capito che con i tagliatori di gole dell’Isis non si parla. Servono più carrmati e meno parole. Obama è come Renzi, solo fumo. Obama è il ducepuffo d’America”.

 

Prima di chiudere il Divino Otelma, però, si è lasciato andare ad una clamorosa considerazione a proposito delle elezioni a Roma proponendosi come sindaco dell’Urbe: “Potrei candidarmi io a Sindaco di Roma. Sicuramente sotto la mia guida e con il mio buon governo la Capitale d’Italia tornerebbe al suo originario splendore e ricomincerebbe a brillare di luce propria ed eterna”.