Diverse le tematiche affrontate da Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, intervistato da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano. Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, si è lanciato in un bilancio personale sul suo operato da primo cittadino:“Credo di aver contribuito a ridare dignità e orgoglio a questa città e ai napoletani. Quando sono diventato Sindaco Napoli era associata all’immondizia, nessuno voleva venire in questa città umiliata dall’emergenza rifiuti. Oggi invece c’è più consapevolezza, più partecipazione. Sicuramente molte tra le cose che avrei voluto fare non mi sono riuscite, alcune per colpe mie, altre per l’eredità che ho trovato. Vorrei ricordare a tutti che quando sono diventato Sindaco ho trovato una Napoli praticamente fallita”.
Una battaglia che il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha particolarmente a cuore è quella legata al golfo denuclearizzato: “Questa iniziativa secondo me non è stata colta nella sua importanza dai media. Tra qualche giorno inizia la più grande esercitazione di guerra della Nato dalla caduta del muro di Berlino ad oggi, una esercitazione che vedrà coinvolti 28 paesi e che ci preoccupa. Noi consideriamo il bombardamento dove operava l’ospedale di Medici Senza Frontiere un crimine di guerra, non un effetto nucleare. Ci hanno parlato per troppo tempo di guerre giuste che invece erano guerre illegali. Guerre che hanno prodotto la destabilizzazione complessiva del mondo, l’Isis che sta distruggendo in Siria la storia dell’umanità e quindi ha certificato il fallimento dell’occidente.  Noi siamo stanchi del filo spinato, bisogna attivare pratiche opposte, anche con atti formali. Per questo abbiamo stabilito che i sommergibili e le navi a propulsione nucleare e con a bordo armamenti atomici non sono graditi nel golfo di Napoli. Lavoriamo per ponti di pace, vogliamo dare un segnale in controtendenza rispetto alle politiche imperialiste”.
De Magistris, sindaco di Napoli, è tornato sulle parole pronunciate qualche tempo fa da Rosi Bindi: “Mi diedero molto fastidio, per fortuna Mattarella qualche giorno fa ha posto fine a questa vicenda rispondendo che Napoli ha nel DNA la cultura, la bellezza e il coraggio, non la camorra, come affermò la Bindi. Quello che disse la Bindi, che la camorra è elemento costitutivo di Napoli e dei napoletani, è come dire che la camorra è imbattibile, e questo è molto pericoloso. Le mafie sono ancora molto forti, ma hanno avuto un inizio e un giorno avranno anche una fine. Evidentemente non c’è la volontà politica di contrastarle fino in fondo”.
De Magistris, sindaco di Napoli, sulla governabilità delle grandi città come Napoli o Roma: “Sono macchine enormi, fare il sindaco di alcune città è complicatissimo. Il Sindaco di New York mi disse che fare il Sindaco di Napoli è più complicato che fare il Sindaco di New York. Io sono senza soldi, qui c’è una differenza tra noi e Roma. Rispetto alla Capitale abbiamo avuto molti tagli e non abbiamo il Giubileo. Non c’è dubbio, poi, che nel nostro paese la burocrazia è molto forte e determina una ritrosia al cambiamento. Io credo che però il sindaco possa fare molto, io sono stato spesso per strada, ho avuto con i miei concittadini un rapporto quasi fisico. Questo è molto duro, ma alla fine paga”.
De Magistris è tornato sull’eventualità dell’invio dell’esercito a Napoli: “A noi serve ordinarietà. Basta tagli agli enti locali, basterebbe dare fondi alle forze dell’ordine ordinarie, non tagliare al sociale e alla cultura come fa questo governo. I militari possono essere utili se vengono impiegati per la tutela di obiettivi sensibili ma sono assolutamente contrario alla militarizzazione dei territori che non ha nessuna efficacia nel contrasto al crimine organizzato, che invece si combatte con le forze dell’ordine ordinarie e con attività sociali e culturali, accompagnate dalla scuola, dai libri, dalla conoscenza. Le strade, i vicoli, le piazze, devono essere riempite di cultura, di musica, di iniziative. A quel punto la criminalità può fare un passo indietro”.
De Magistris, sindaco di Napoli, parlando di Gomorra non lesina qualche critica a Saviano: ” Qualsiasi opera d’arte, romanzo, film o spettacolo non deve mai essere oggetto di censura. Quando si parla di camorra e di criminalità organizzata si fa sempre bene. Penso però che come ogni opera anche d’arte c’è il diritto al dissenso o a una diversa interpretazione. Di Saviano non condivido una lettura che lui fa da lontano, mentre Napoli va vissuta quotidianamente, offrendo una letteratura unilaterale. Non è vero che non cambia mai niente. Saviano dovrebbe anche dare speranza e raccontare le alternative. Dire, ad esempio, che alcune piazze di spaccio sono diventate piazze della legalità, che sono nati centri sociali al posto di luoghi abbandonati, insomma la camorra non ha fatto passi in avanti, anzi. Non fotografare questo, non raccontare la rinascita culturale di una città, è sbagliato. Bisogna dare una visione a 360 gradi di quello che accade. Se noi raccontiamo che la camorra è il DNA di Napoli, un ragazzino può credere di non avere scelta. Se racconti, come Saviano, che i bambini sono la paranza criminale a Napoli, racconti una realtà senza speranza. Invece in questa città c’è anche dell’altro e andrebbe raccontato”.
Sulla regolamentazione della prostituzione: “Stiamo lavorando molto nella direzione dello zoning creando delle aree ovviamente in luoghi non vicini alla vita pulsante della città in cui attraverso mediatori sociali e polizia locale si cerca da una parte di sottrarre le donne alla schiavitù, dall’altra di creare aree cuscinetto in cui fare mediazione. Io sono favorevole al dibattito, su questo sono molto laico. A Napoli ci stiamo orientando su questa scelta, e qualche risultato lo stiamo ottenendo. Non bisogna dimenticare che se c’è un’offerta evidentemente esiste anche una domanda”.
De Magistris ha detto la sua anche sulla regolamentazione delle droghe leggere: “Sono da sempre favorevole a disegni di legge in tal senso. Lo ero da magistrato, lo sono ora da sindaco. Questo processo sottrarrebbe tantissimo alla criminalità organizzata”.
Il sindaco di Napoli, infine, ha parlato della possibilità di ricandidarsi: “Sono stati quattro anni durissimi ma penso di ricandidarmi, lo farò come feci quattro anni fa, in modo autonomo, cercando di parlare al mio popolo, provando a convincerlo a continuare a viaggiare sulla strada del riscatto”.