E’ da tanto, ormai, che molti si domandano se sia o non sia pericoloso postare immagini di bambini, magari dei propri figli, su Facebook. Fino a questo momento, però, l’interrogativo sembrava avere a che fare in particolar modo con aspetti come la privacy e il rispetto dei minori.
A rispondere a questo quesito, in modo per certi versi inaspettato e addirittura drammatico, arriva oggi l’allarme lanciato da Alastair MacGibbon, nuovo commissario alla tutela dei minori online del governo australiano, che si è espresso sul tema attraverso un articolo affidato dal Sydney Morning Herald.
Quanto ammesso da Alastair MacGibbon è da ascoltare con enorme attenzione: “Abbiamo scoperto che metà del materiale trovato su alcuni siti web pedofili è stato rubato ai profili social di genitori ignari, i quali avevano postato foto dei loro bambini in attività innocenti”.
Si tratta – ha aggiunto ancora MacGibbon – “di almeno venti milioni di immagini di bambini che svolgono attività quotidiane come nuotare, giocare a calcio o fare i compiti a casa”.
Le foto erano state inserite in apposite categorie pedopornografiche e hanno ricevuto milioni di visualizzazioni, accompagnate da commenti molto espliciti e a sfondo sessuale, che dimostrano come tantissimi scatti innocenti si siano trasformati in espedienti di eccitazione per pedofili.
Lascia poco spazio ai dubbi anche la presa di posizione di Susan, esperta di diritti dei minori: “Nel momento in cui chiunque posta qualcosa online, ne perde il controllo. Non importa dove si trovi – sui social o sul web – ciò che si getta su internet può essere rubato senza alcun problema e con una facilità risibile. Non importa quanto sia normale la foto, i pedofili prima o poi cercheranno di prenderla”.
Come difendersi, dunque, dai pedofili che rubano sui social le foto dei nostri figli? La strada più percorribile è quella di non postare più foto di bambini sui social. Ma se proprio desiderate continuare a farlo, usate Facebook predisponendo dei gruppi ristretti (disponibili solo ai familiari o per alcuni amici) e dando esclusivamente ad alcuni, quindi, la facoltà di vedere determinati scatti.
Tenendo bene a mente una cosa: se uno solo dei vostri parenti o amici invitato condividerà l’immagine in pubblico sulla propria bacheca, tutto sarà stato vano. Quello scatto sarà a disposizione di tutti. Con ogni pericolo che ne consegue.