Finti soldati romani, nella Capitale è riesploso il caso. A seguito dell’aggressione inscenata da alcuni centurioni nei confronti di alcuni operatori di una televisione romena a pochi metri dal Colosseo, si è riacceso il dibattito.
Centurioni a Roma. Come stanno le cose? C’è chi chiede di regolamentarli, chi vorrebbe vietarli. Uno dei trenta centurioni romani ha accettato di farsi in anonimato, una lunga chiacchierata con Roberto Arduini e ad Andrea Di Ciancio, conduttori del format ECG Regione, su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano, svelando trucchi, retroscena e aneddoti del “mestiere”.
Il centurione ha parlato della notizia della tv romena aggredita al Colosseo da alcuni suoi colleghi:“Ho visto il video come tutti, non opero al Colosseo ma nei pressi di un altro monumento, perché proprio evitare un sovraffollamento di centurioni al Colosseo ci siamo sparpagliati nelle varie zone di Roma. Quello è un gesto da condannare, quei signori hanno sbagliato e nei loro confronti devono essere presi dei provvedimenti seri, perché noi rappresentiamo l’immagine di Roma e dei romani. Il loro gesto è inqualificabile, vanno puniti, ma non è giusto generalizzare, quelli hanno nome e cognome, vanno condannate le persone, non tutta la categoria. Noi siamo in trenta, tra questi trenta ci sono 4-5 pregiudicati che si comportano male, sono sempre gli stessi e infangano l’immagine di una intera categoria”.
Il centurione e i suoi guadagni: “Quello che riesco a guadagnare va in base alla giornata. Non è vero che chiediamo 50 euro a foto, chiediamo un’offerta, alcuni possono dare 4 o 5 euro, altri nulla, altri 20 euro. La figura del centurione a Roma è comparsa nel 1996, io faccio questo lavoro dal 2002 e già all’epoca c’erano questi problemi dovuti alle mele marce che sporcano l’intera categoria. Non essendo questo un mestiere regolarizzato dal comune, non abbiamo il potere di allontanare chi si comporta male e si macchia di atteggiamenti inqualificabili. Sabella ha ragione ad essere stufo, i politici fanno bene ad essere arrabbiati, hanno ragione, io sono il primo ad essere stufo, la gente mi guarda male, alcuni mi sussurrano cose brutte, altri mi chiedono di alzare il gonnellino. In un mese guadagno tra i 1200 e i 1500 euro, non lavoro tutti giorni e lavoro otto mesi l’anno. Su questa cifra non pago le tasse ma non dipende da me. Per questo chiediamo alla politica: regolarizzateci, aiutateci a pagare le tasse. E poi chi si comporta male ha un nome, un cognome e una residenza. Quelli che si comportano male sono sempre gli stessi quattro, tutti li conoscono bene. Vanno allontanati”:
A Roma, di recente, alcuni centurioni sono stati accusati di essere molesti con le turiste: “Per esperienza personale, posso assicurare anzi giurare che da quando faccio questo lavoro è capitato più a me che mi abbiano messo la mano sotto al gonnellino che il contrario. La turista a cui mettono le mani sul sedere e rimane allibita non esiste. La turista se le metti una mano sul sedere e non vuole ti dà una cinquina. Se accadono certe cose evidentemente c’è una compiacenza. Diventa violenza carnale quando ti acchiappo e ti metto le mani dappertutto, ma se tu vedi una foto sul giornale in cui un centurione ha le mani sul sedere della turista e lei ride divertita, evidentemente c’è una compiacenza da parte sua. E poi bisognerebbe parlare anche di tutti quelli che fanno le foto e non pagano, che sono tantissimi”.
In chiusura, dal finto soldato romano, la categorizzazione dei turisti, tra nazionalità generose e quelle più tirchie: “Il nostro lavoro si basa sulla psicologia del turista. I più tirchi sono i francesi, da loro non ho mai ricevuto un euro, anche quando gli ho fatto fare 20 foto. I più generosi, invece, sono gli americani, seguiti dai cinesi”.