Roma, Giubileo, caso Marino e molto altro ancora. Sono diverse le tematiche affrontate questa mattina da Alfonso Sabella, intervenuto su Radio Cusano Campus
Sabella è tornato sulla querelle che in queste ore sta vedendo protagonisti il Vaticano ed Ignazio Marino: “Sono ore complicate, ma quando sono a Roma è sempre così. Noi stiamo lavorando incessantemente per riuscire a far partire i cantieri del Giubileo, siamo già a buon punto, il lavoro che doveva essere fatto è stato fatto. Il tempo a nostra disposizione è veramente poco, prima eravamo con l’acqua alla gola, ora l’acqua è scesa un pochettino e siamo molto fiduciosi di riuscire a portare a casa l’obiettivo. I problemi sono sempre dietro l’angolo, per carità, però stiamo affrontando tutto con grande coesione e con grande professionalità. Siamo relativamente fiduciosi nonostante le enormi difficoltà. Siamo partiti con ritardo per colpe non imputabili a nessuno, il Giubileo è stato indetto l’undici aprile, le risorse sono state rese disponibili da poche settimane, stiamo cercando di fare il massimo, in fretta e con trasparenza, rispettando al massimo le regole, anche quelle che ci siamo autoimposti, ancor più restrittive della legge”.
A proposito di Legalità e Trasparenza, Sabella è ha parlato della questione dei cassonetti gialli per gli abiti dell’Ama, sanzionata dall’antitrust: “Vorrei far luce su questa vicenda, mi sembra l’ennesimo business del dolore, al di là del fatto che le responsabilità siano di Ama o delle società cui Ama si è rivolta. E’ un fatto molto grava, mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, certe cose non devono accadere, se sono successe sarò il primo a verificarle”.
ASCOLTA L’INTERVENTO INTEGRALE DI ALFONSO SABELLA SU RADIO CUSANO CAMPUS
Sabella ha ribadito cosa non gli è andato giù nella polemica con i grillini: “Con una mano hanno fatto circolare un dossier senza disconoscerlo, con l’altra poi si fa finta di disconoscerlo. Questa è l’unica posizione politica che ho preso da quando sono a Roma. L’attacco a Libera è vergognoso. Libera è da 20 anni il punto di riferimento nella lotta alla mafia. Un attacco del genere a Luigi Ciotti senza che nessun esponente nazionale o locale del Movimento senta di dover chiedere scusa è inaccettabile. Ora si smentisce questo dossier, che però è frutto in maniera inequivocabile del Movimento Cinque Stelle, che ha detto le stesse cose presenti nel dossier pubblicamente con le interrogazioni che hanno presentato in Campidoglio. Le loro mozioni parlano sempre e solo di Libera. Hanno chiesto sanzioni solo ed esclusivamente su Libera. Spieghino perché attaccano Libero. Il problema è che i loro sostenitori neanche glielo chiedono perché ce l’hanno tanto con Libera. Poi parlano tanto di mafia, santo Dio, mi date la possibilità di dire che io di mafia un po’ più di loro ne capisco, avendo arrestato Brusca, Bagarella, Cuntrera, avendo sequestrato i più grossi arsenali presenti in Italia, essendo entrato nelle camere della morte dove c’erano i bambini sciolti nell’acido, avendo fatto condannare a centinaia di anni di galera tanti mafiosi? Io sono convinto che loro siano stati tratti in inganno, continuano a dire che la loro è una bozza non corretta e allora abbiano il coraggio di smentirlo, abbiano il coraggio di dire che non è roba loro, che è diverso dalla relazione che presenteranno in antimafia. Abbiano il coraggio delle loro azioni. Da parte del Movimento Cinque Stelle a Roma c’è stato un attacco scriteriato nei confronti di Libera. Spieghino, non a me ma ai loro sostenitori, perché hanno incontrato segretamente i Balneari e conseguentemente fanno la guerra a Libera, che introduce un modello di balneazione che sicuramente non è gradito a quella categoria di imprenditori. Io ho una grande stima dei consiglieri capitolini del Movimento, capisco che non è ricambiata, ma al di là di questi li avevo messi in guardia dal non intraprendere questa battaglia contro Libera. Dovrebbero avere la dignità di andare a chiedere scusa in ginocchio a Luigi Ciotti, al di là dei piccoli errori che può aver fatto Libera”.
Sabella, in chiusura, è tornato sulla questione legata ai falsi centurioni che si trovano attorno Colosseo: “Attorno al Colosseo siamo andati a fare un giro ieri e non abbiamo trovato un solo abusivo, un solo disturbatore. Tutto intorno al Colosseo era pulito, tanto è vero che mi sono concesso una battuta, ‘sembra di essere a Stoccolma con il Colosseo in mezzo‘. La situazione sta migliorando. Il problema Centurioni è già contemplato in una norma che introdurremo nel nuovo regolamento di polizia locale e stiamo vedendo come regolamentarli, se è il caso di regolamentarli, oppure addirittura vietarli. Loro in questo momento sono considerati come artisti di strada ma tanto artisti non mi sembrano. Occorre regolamentarli oppure dovremo rinunciare a questa attrazione folkloristica nella nostra città, anche perché Roma di folklore ne ha conosciuto fin troppo. Roma ha bisogno di decoro, non solo in vista del Giubileo ma soprattutto per i cittadini romani che ci vivono”.