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Ambasciatore Terzi: “Al Congresso Onu Renzi ha una grande occasione: l’Italia deve continuare ad essere portabandiera dei diritti umani e della legalità internazionale. Vertice Obama-Putin? Russia in posizione di vantaggio”

L’Ambasciatore Giulio Terzi, per anni Rappresentante permanente dell’Italia alle Nazioni Unite, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), per commentare il vertice di ieri tra Barack Obama e Vladimir Putin.

Russia in posizione di vantaggio. “Putin in questo momento –ha affermato Terzi- si trova in una posizione fortemente favorevole. Ha dimostrato di non essere intimorito dall’uso della forza e di non sentirsi legato dalle pre-condizioni poste dal Consiglio Internazionale, agendo direttamente per via nazionale per la tutela dei propri connazionali e per ampliare uno spazio d’influenza in Medio Oriente. Putin, grazie alla crisi siriana ed entrando a gamba tesa nelle incertezze e nelle assenze di una politica occidentale in Medio Oriente, si è presentato in Assemblea Generale dopo aver preparato un retroterra di azioni non soltanto diplomatiche, ma basate anche su un uso spregiudicato della forza militare della Russia”.

Il discorso di Obama. “Obama –ha osservato Terzi- è perfettamente consapevole di trovarsi di fronte un interlocutore problematico che dà la sensazione al mondo di trovarsi in un momento di particolare vantaggio, che può durare a lungo. L’Occidente non è stato in grado di agire con fermezza con visione strategica in Siria, in Iraq e in Ucraina, oltre che per il nucleare in Iran. Obama nel suo intervento in Assemblea Generale ha tenuto conto di questa situazione e ha fatto un discorso di altissimo valore diplomatico. E’ stato molto duro contro Assad, sottolineando l’inaccettabilità delle sue azioni da tiranno. Ha detto anche che è inaccettabile che gli stati forti si impongano ai più deboli. Ha detto che ci sono due grandi potenze che violano il diritto internazionale: la Russia che ha annesso la Crimea, e la Cina riguardo il Mar Cinese meridionale. Obama però è stato anche realista e ha ribadito che gli Usa sono convinti che solo la diplomazia può far progredire l’umanità verso il superamento di queste crisi e l’affermazione della pace nel mondo. L’Assemblea Generale ha applaudito Obama sul punto della rimozione delle sanzioni verso Cuba. Ho avuto l’impressione che Obama avesse volontà di parlare al pubblico americano oltre che internazionale. In questa Assemblea generale, che arriva al termine dei suoi 8 anni di presidenza, ha voluto dimostrare al pubblico che lui è l’uomo che ha ottenuto dei risultati con i mezzi che aveva dichiarato di voler utilizzare all’inizio del suo primo mandato: la diplomazia e l’apertura diplomatica. Ha dato la sensazione di un’America che guarda al futuro e che può essere un forte elemento di pace nello scenario internazionale”.

Renzi ha una grande occasione. “Sulla Libia –ha affermato Terzi-, Obama ha ammesso che la Coalizione avrebbe dovuto fare molto di più quando è stato cacciato Gheddafi, anziché lasciare un vuoto di potere. Ha detto che una cinquantina di Stati membri dell’Onu si sono riunite per potenziare le operazioni di pace delle Nazioni Unite. E’ molto importante che Obama abbia riferito questo sul tema Libia, perché finora sono mancate le risorse da parte dell’Onu e dell’Ue. Ora spetta all’Italia andare a lavorare sulla Libia. Credo che Renzi abbia una grande occasione per dire che l’Italia si aspetta che l’Onu rafforzi le sue capacità di affermare la legalità internazionale, lo stato di diritto, il valore dei diritti umani. L’Italia è sempre stata portabandiera di queste affermazioni e il Presidente del Consiglio, in un’occasione come questa, dovrebbe dedicare grande spazio a questi temi nel suo discorso.  Sulla Libia l’Italia ha fatto poco finora, così come sull’emergenza immigrazione, è il momento di agire seriamente”.

Radio Cusano Campus

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