Renato Zero che prima parcheggia in una ztl, poi trova l’automobile con le ganasce, si infuria e chiama una televisione. A Roma non si parla praticamente d’altro e questa mattina sulla vicenda ha detto la sua anche Alfonso Sabella, Assessore alla Legalità di Roma Capitale.
Renato Zero e non solo. Alfonso Sabella, Assessore alla Legalità di Roma Capitale, è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus per affrontare vari argomenti.
Da Sabella, in primis, un commento sulla vicenda che ha visto protagonista nelle ultime ore il cantante Renato Zero: “Su questa storia mi risulta niente di più e niente di diverso da quanto è stato pubblicato dai giornali. La polizia locale ha trovato quella macchina parcheggiata in zona vietata e come da disposizioni ricevute e che valgono per chiunque ha provveduto ad applicare le regolamentari ganasce. Che l’artista, che sul piano professionale ho sempre apprezzato, sia andato un po’ in escandescenza mi ha fatto un pochino male, perché c’è sempre questa idea, che a Roma non deve passare, che ci sia sempre qualcuno più uguale degli altri. I romani si sono accorti che Roma sta lentamente ripartendo, anche sotto questi punti di vista”.
Archiviata la vicenda legata alla multa presa da Renato Zero, da Sabella è arrivata una battuta sull’incontro andato in scena ieri con Vulpiani, il nuovo commissario del X Municipio: “E’ andato benissimo, tra uomini di Stato è facile capirsi, perché quando l’obiettivo che hai è solo quello pubblico ci possono essere discussioni su come raggiungerlo ma non sul fatto che solo verso quello dobbiamo tendere. E’ la prima volta che un Municipio di Roma viene sciolto per infiltrazione mafiosa, per questo dovremo trovare delle soluzioni per avere la più facile convivenza al fine di creare meno disagi possibili ai cittadini. A Vulpiani abbiamo cercato di trasmettere una parte delle conoscenze acquisite in questi mesi di lavoro sul X Municipio”.
Da Sabella, poi, una battuta sulla polizia locale di Roma Capitale che avrà il compito di “riformulare”: “Per prima cosa dobbiamo smetterla di litigare e mettere sul tavolo tutte le questioni irrisolte o sopite. Io voglio che questo rapporto con la Polizia Locale sia caratterizzato dalla massima lealtà. Per questo mi sono un po’ arrabbiato in occasione del primo incontro perché da parte di una sigla sindacale c’è stata una grave scorrettezza, visto che prima che iniziasse la riunione mi sono stati attribuiti dei virgolettati falsi. La prima cosa che voglio fare, inizierò in questa settimana, è girare i gruppi. Voglio capire in che condizioni è la periferia. La Polizia Locale e i Vigili devono sapere che fanno parte di una amministrazione che ha bisogno di loro e di cui loro sono parte integrante e indispensabile. Tra noi serve un leale confronto, niente è facile, ci arrabbieremo, litigheremo ancora, ma l’atteggiamento che ho trovato è buono e propositivo. Voglio aiutare il Corpo, nei limiti del possibile, ben consapevole delle difficoltà che affronta ogni giorno. Farò di tutto per unificare le varie centrali operative di cui dispone il Corpo in questo momento così che ci sia una sola voce dialogante con le altre forze di polizia a effettuare un coordinamento corretto della distribuzione degli uomini deputati alla sicurezza su tutto il territorio romano”.