Meno male che ci sono i genitori perché il 79% dei giovani laureati disoccupati, compresi nella fascia d’età 25-34 anni, vive nella casa della famiglia o comunque con l’affitto pagato da loro. Così Chiara Binelli, Assistant Professor di economia presso l’università di Southampton, che al Festival dell’economia di Trento ha presentato il suo studio condotto su 1.238 giovani italiani, laureati tra il 2011 e il 2013. La Prof.ssa Binelli è tornata in Italia con uno scopo preciso:  “La finalità del mio rientro è completare questo studio – ha spiegato – per arrivare a delineare non solo gli effetti della disoccupazione, ma anche gli interventi necessari. Certo è che non bastano politiche rivolte all’offerta, cioè ai lavoratori, come il Jobs act, ma ne servono anche per la domanda, cioè per incentivare le aziende e gli imprenditori a innovare, altrimenti si perde capitale umano in modo mai visto”. La Prof.ssa Binelli ha tratteggiato nel dettaglio i passaggi salienti dello studio che sta conducendo e lo ha fatto ai microfoni di Open Day .

A seguito del suo intervento ci ha inviato una breve sintesi dello studio e due tra gli sviluppi principali del progetto di ricerca che sarà il primo progetto di ricerca del Centro di Ricerca che la Prof.ssa Binelli sta fondando in Italia e per cui sta cercando finanziamenti. Il Centro di Ricerca dovrebbe partire entro fine settembre.

Sintesi dello studio

Motivazione: L’Italia è uno dei Paesi che ha sofferto il più alto aumento del tasso di disoccupazione giovanile e una forte crescita dell’utilizzo di contratti temporanei e a tempo determinato. I dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica  (http://dati.istat.it/Index.aspx)  mostrano  che  nel  2014  il  tasso  di  disoccupazione  per i giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni ha raggiunto il livello record del 19%, 6 punti percentuali più alto della media UE, e il più alto tasso di crescita di disoccupazione dal 2011 ad oggi per qualunque fascia di età. In valore assoluto: 1.009.000 giovani adulti tra i 25 e i 34 anni in cerca di lavoro, 604.000 dei quali da oltre 12 mesi.

Questa emergenza disoccupazione ha colpito anche i giovani con un livello educativo elevato. Per i giovani laureati di eta’ compresa tra i 25 e i 34 anni, tasso di disoccupazione del 16%: 252.000 giovani laureati in cerca di lavoro. Dal 2011 ad oggi: tasso di disoccupazione aumentato del 46%, salari reali diminuiti del 20%, aumentata disoccupazione di lunga durata, utilizzo di contratti a tempo determinato e over‐education.

Studio: primo studio scientifico-quantitativo sui giovani disoccupati laureati in Italia. Campione di 1238 giovani disoccupati di eta’ compresa tra i 25 e i 34 anni laureati tra 2011 e 2013; indagine condotta online tra gennaio e febbraio 2015; tasso di risposta dell’85%.

Obiettivi/domande di ricerca dello studio:

1) valutare come la condizione di disoccupazione modifica le aspettative occupazionali e di reddito che i giovani hanno  sul  futuro  (es.:  quale  lavoro  trovero’,  a  quale  guadagno?),  e  come  le  aspettative  determinano scelte individuali e comportamenti (es.: ricerca lavoro, partecipazione politica, avere un figlio, fiducia in se’ stessi);

2) valutare l’efficacia del Jobs Act sulla stabilita’ del lavoro per i giovani.

Risultati:

(1a) fortissima instabilita’ occupazionale e di reddito (60% si aspetta una bassa prob di iniziare a lavorare nei prossimi 12 mesi e di trovare lavoro senza utilizzare contatti personali e famigliari; 80% si aspetta una bassa prob di trovare un lavoro che offra tutela previdenziale e copertura pensionistica adeguata; oltre 70% si aspetta di essere assunto per non oltre un anno, e il 53% per non oltre 6 mesi; 80% si aspetta guadagno mensile netto<=1200 e si aspetta di non riuscire a guadagnare piu’ dei proprio genitori, quando il 68% del campione ha entrambi genitori non laureati – emerge quindi una bassissima mobilita’ di reddito);

(1b) instabilita’ occupazionale e di reddito riducono la ricerca del lavoro, la partecipazione politica, la soddisfazione con il processo politico democratico, l’intenzione di avere figli, l’ottimismo sulle prospettive future, la soddisfazione con la propria vita, la ricerca di un lavoro coerente con il proprio titolo di studio.

In sintesi: la condizione di disoccupazione ha un impatto politico‐sociale e psicologico in aggiunta a un impatto economico. In particolare, la condizione di disoccupazione modifica le aspettative occupazionali e di reddito e le aspettative condizionano scelte occupazionali, familiari, comportamento politico e benessere individuale. I risultati mostrano  ad  esempio  che  all’aumentare  della  probabilità  percepita  di  trovare  un       lavoro che offra una tutela previdenziale e copertura pensionistica adeguata aumenta l’intenzione di avere figli, la partecipazione politica,la soddisfazione con il processo politico democratico, l’ottimismo sulle proprie prospettive professionali future e la soddisfazione con la propria vita. Nel  complesso i  risultati evidenziano come le aspettative siano determinanti fondamentali delle scelte presenti, e fattori che condizionano e determinano il comportamento e le scelte future dei giovani. Ne consegue che la condizione di disoccupazione dei giovani ha effetti molto ampi e di lungo periodo.

Sviluppi:

1) Prospettiva nazionale: valutazione dell’impatto del Jobs Act sulla stabilita’ del lavoro per i giovani. In particolare, sulla stabilità attesa (i giovani si aspettano che il Jobs Act produrrà lavori stabili e duraturi?) e sulla stabilità effettiva (i nuovi contratti saranno effettivamente stabili e duraturi nel tempo?).

La valutazione dell’impatto del Jobs Act sulla stabilità percepita ed effettiva è molto importante perché, come dimostrato da questo studio (vedi risultati al punto 1b) e da un’ampia letteratura precedente (Manski 2004), le aspettative sono determinanti fondamentali delle scelte individuali. Per dare un esempio concreto: solo se un contratto di lavoro è percepito come stabile e duraturo, il lavoratore si sentirà in grado di pianificare per il futuro e fare scelte che hanno un impatto di lungo periodo come avere un figlio o comprare una casa. Sto attualmente cercando finanziamenti per valutare l’efficacia del Jobs Act.

(2) Prospettiva internazionale: confronto Italia‐USA.