Lo so, rischio di passare per populista. Ma mentre Roma sembra al centro di una grande partita a scacchi tra varie istituzioni, con Alfano, Marino, Gabrielli e un triangolo che al momento sta scatenando non pochi equivoci, a me interessa ricordare a chi forse se l’è scordato che a Roma, in questo momento, è difficilissimo vivere. 

E mentre tutti commentano la decisione di Alfano, che salva Roma affiancando il Prefetto Gabrielli al Sindaco Marino, io, che non ho la palla di vetro e che non posso sapere se questo servirà a salvare la Capitale da un declino imboccato ormai da una quindicina d’anni, da cittadino romano, mi permetto di ricordare che Roma ha delle priorità che fino a questo momento sembrano essere state messe da parte.

Il grande lavoro dell’Assessore alla Legalità Alfonso Sabella merita un applauso. La sua abnegazione e la sua competenza per Roma sono una benedizione. Sullo stesso livello mi sento di mettere Stefano Esposito, che da Assessore ai Trasporti ha cercato immediatamente di cambiare marcia, prendendo di petto una tematica che da troppo tempo a Roma è un vero e proprio incubo per centinaia di migliaia di cittadini.

Ma la Capitale continua ad essere una città poco vivibile. Lo sanno Marino, Alfano e Gabrielli che ci sono interi quartieri sottratti alla legalità?  Perché a Roma i lavori sembrano non avere mai fine? Un esempio: la Galleria Giovanni XIII è chiusa ormai da chissà quanti giorni.

E ancora: a Roma le buche stradali fanno più danni della grandine. L’emergenza abitativa è ancora all’ordine del giorno. La questione sicurezza è sotto gli occhi di tutti.  Alfano pensa che per risolvere le problematiche che da anni albergano a Roma sia sufficiente affiancare la figura di Gabrielli al sindaco Marino?

Io spero che Alfano abbia ragione, perché la politica non mi interessa e vivendo Roma ogni giorno spero soltanto che questa città possa presto riacquistare la dignità che merita. Ma la sensazione, forte, è che l’ingorgo capitolino sia più burocratico che politico. Servirebbe un cambio di passo, bisognerebbe ingranare la quarta.  Marino, Gabrielli e Alfano si sono accorti che Roma è invivibile? Che mancano i parcheggi, che gli ambulanti in centro e non solo si fanno regolarmente beffa dei commercianti onesti, che ci sono luoghi letteralmente abbandonati a sé stessi, in alcuni casi anche a due passi dal centro storico.

E aggiungo, sperando di sbagliarmi: ci mancava solo il Giubileo. Con il sindaco Marino che ha già detto, in vista della prossima apertura dei cantieri per l’anno santo straordinario convocato da Papa Francesco, di aspettarsi le lamentele dei romani.

Se il buongiorno si vede dal mattino, l’autunno a Roma sarà caldo. Ma non dal punto di vista meteorologico.