Vittorio Sgarbi è intervenuto su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, a cura di Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini, ed ha affrontato diverse tematiche. 

L’intervista di Sgarbi è partita dal ritorno agli investimenti sui beni culturali, trionfalmente annunciato dal ministro Dario Franceschini. Sgarbi, in particolar modo, ha commentato l’idea di ricostruire l’arena del Colosseo, operazione che costerà diciotto milioni di euro: “E’ una idea che ha esposto il ministro e che ha trovato interessanti sostegni da parte degli archeologi. Quello che vediamo è il palinsesto di una struttura che non c’è più, mettere una struttura mobile che ha le funzione di piano di calpestio è una cosa abbastanza coerente e logica, si può fare”.

Vittorio Sgarbi ha parlato anche dell’operazione “Fontane Pulite”, che sta prendendo il via a Roma, tornando anche sulla Barcaccia: “Avevo ragione, i danni non c’erano, la Barcaccia era stata sporcata in modo ignobile, una cosa moralmente esecrabile, ma i danni non c’erano. Il bene non aveva avuto un danno, era una cosa assolutamente superficiale che si poteva riparare in un giorno, come è stato fatto. Il pianto di Marino non aveva senso, poteva essere un lamento contro la civiltà, ma la chiamata a pagare i danni era fuori luogo”.

Poi, cambiando argomento, sulla chiusura del Cocoricò: “La chiusura del Cocoricò è una forma di barbarie. Se uno va a puttane non è che puoi chiudere un’autostrada. E’ una idiozia che poteva essere partorita solo da una mente ottenebrata come quella di Alfano e dei suoi funzionari, che vogliono dare il segno di una forza dello Stato che non c’è. Lo stato è forte quando i risultati che ottiene sono buoni, non quando ricorre a una fascistata ridicola come la chiusura di un luogo come le discoteche. Chi cerca la droga la porterà da casa o la comprerà altrove”.

Sulla nomina del CDA Rai Sgarbi è categorico: “Rispetto alla retorica delle nomine del Magistrato Colombo, di cui non si è visto traccia, qui mi sembra che tutti quelli che sono entrati hanno una buona base di equilibrio. Penso a Mazzucca, penso a Freccero, sono persone che hanno competenza. C’è un numero abbastanza elevato di persone non di sinistra, cosa un po’ strana, ma sono usciti sulla base del fatto che la posizione politica oggi ha un senso molto relativo, mentre vengono preferite competenza ed esperienza. Almeno conoscono lo spirito e la struttura originale del luogo”.

Su Freccero, appoggiato dal Movimento Cinque Stelle: “Hanno messo lui pensando che fosse una garanzia per loro, ma è un uomo di regime così consolidato che sarà lui a metterlo nel culo a loro. Loro pensano che farà delle cose che Freccero invece non farà. Lui è un battitore libero, è una figura che rappresenta il potere, hanno fatto la scelta più sbagliata che potevano fare. Freccero farà la finta rottura che ha sempre fatto”.

Sul sindaco Marino, Sgarbi è critico: “Più che di Roma, lui è convinto di essere il sindaco di Ardea. Non lo sa che è il sindaco di Roma, non gliel’hanno ancora detto. E infatti quando viene a Roma gli fanno la multa. Le multe che gli hanno fatto sono emblematiche, ricordate quando prese le multe con la Panda? E’ perché non è il sindaco di Roma, è un abusivo. E’ lì da due anni senza che si sappia esattamente chi è. E’ come un parcheggiatore abusivo. I cittadini l’hanno votato pensando che fosse un altro. Hanno pensato che fosse Mourinho l’allenatore, non Marino. E’ tutto equivoco, un grande equivoco. Il comune di Roma andava sciolto per mafia, sarebbe stato il modo più signorile per eliminare Marino”.

In molti vorrebbero Sgarbi come Ministro della cultura: “Renzi non me lo chiederebbe mai, c’è stata questa possibilità con Berlusconi, ma poi hanno avuto paura del fatto che non sarei stato governabile. E infatti avrei dovuto governare”.