Alfio Marchini è intervenuto stamattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Tranciante il giudizio dell’ingegnere sulla nuova squadra di Marino: “Dopo due anni i romani pagano sempre più tasse, la città è sempre più sporca, i trasporti sono sempre più scandalosi, le strade sono sempre più piene di buche, i campi rom sono sempre più terra di nessuno dove ogni notte colonne di fumi tossici avvelenano il cielo di Roma e questi signori si divertono con partite di calcetto, fanno l’ennesimo balletto di poltrone, hanno perso 9 assessori e un vicesindaco in due anni, e continuano. I romani in un momento drammatico come questo hanno bisogno di risposte diverse. Io lo dissi un anno e mezzo fa che Roma andava commissariata perché il bilancio era completamente fasullo e tutti quanti mi dissero che ero un irresponsabile. Poi si è visto come è andata a finire: hanno cambiato tre assessori al bilancio in tre anni. Marino è un gran furbone, molto cinico, usa le sventure per dare sempre la colpa agli altri, ogni giorno cambia versione a seconda delle sue comodità, basta vedere il caso Improta: un giorno è fenomeno, quello dopo è uno scemo”.
Su Causi, assessore al bilancio e vicesindaco nella nuova giunta Marino, si concentra la riflessione di Marchini: “Marino dice che ha ereditato una situazione disastrosa e poi si va a prendere l’assessore al bilancio di dieci degli ultimi venti anni? Non no niente di personale contro Causi, persona che stimo molto, ma è uno che ha gestito il bilancio da cui, dice Marino, è nato un grande casino e mi pare assurdo che Marino lo abbia richiamato, così come trovo assurdo anche il fatto che nessuno a Marino ne chieda conto. Non so se sia stata una scelta di Marino o di Renzi, i romani non ne possono più di questi giochetti politici. La città cade a pezzi, i mezzi sono un disastro, non funziona nulla e noi dobbiamo ancora chiederci se Causi sia un uomo di Marino o di Renzi? Io sono indignato. E sono arrabbiato per quei poveri cristi che ogni giorno sono assiepati dentro alle metropolitane, prima o poi leggeremo che qualcuno è caduto sui binari. E’ per questo che mi indigno. Non è un problema mio, per quanto mi riguarda più tardi arriva il momento di gestire questo casino e meglio è. Mi indigna come la gente venga presa in giro in continuazione”.
Marino a parte, Marchini ha espresso la propria opinione anche sull’assessore ai trasporti Esposito, che ha detto di aver bisogno di una novantina di giorni per studiare la situazione: “Sì, vabè, ma di che cosa stiamo parlando? Novanta giorni? Allora facciamo un anno!  Ma siamo seri, sono due anni che governa Marino, ormai abbiamo perso il segno della realtà”.
Alcuni pensano che Marino, nonostante il rimpasto, non avrà vita lunga come sindaco di Roma. Eventuali elezioni in vista? Marchini non è convinto: “Non so se si voterà in primavera. E’ evidente che la scelta non sarà dettata dall’interesse dei romani, ma da un calcolo cinico del partito che vedrà se potrà perdere di poco, di molto oppure vincere”.
Sull’iniziativa di Gassmann, Roma sono io: “Eravamo compagni alla scuola americana alle elementari. I  nostri volontari già fanno da ogni anno in ogni municipio, quartiere per quartiere, una raccolta. Va bene se il suo è un appello alle forze civiche per mettersi in gioco. Va malissimo se osserviamo che i romani sono quelli che in Italia pagano le tasse più alte sulla nettezza urbana e la città è tra le più sporche d’Italia. La struttura che deve pulire la città la pulisca. L’Ama ha 7000 dipendenti e dà il 95% dei servizi in subappalto. Se io pago le tasse come cittadino ho il diritto che il servizio per cui pago venga fatto e venga fatto bene”.
Sul caos Atac: “Dannosa e inutile la sospensione dell’autista Cristian Esposito. Bisogna incalzare l’Atac per avere servizi seri, combattere l’evasione, perchè l’80% delle persone non paga il biglietto e poi bisogna ridare dignità alle divise. Questo è un problema forte, che riguarda i vigili, l’atac e tutti quelli che lavorano per il comune. La mia opinione sulla Roma-Lido? Quella è una tratta su cui bisogna fare chiarezza, c’è una ambiguità tra responsabilità comunali e regionali. Le cose si devono risolvere rapidamente. Chiarire la funzione che quel tipo di linea deve avere e poi fare in modo che venga trasportata in una struttura efficiente. In giro per il mondo questi problemi si risolvono in 6-9 mesi. Dobbiamo arrivare a questi standard”.
In chiusura una battuta sul caso Azzolini: “Non parlo senza studiare le carte, di Azzolini non so assolutamente nulla, non mi posso permettere il lusso di poter dare un giudizio sulla sua libertà personale. Il dato politico è questo: io mi aspetto sempre che i leader di partito diano una indicazione. Stavolta questo passaggio non c’è stato ed è un segno di debolezza politica. L’immunità parlamentare? E’ giusto mantenerla. La nostra carta costituzionale va difesa. Se i nostri padri costituenti hanno messo una tutela del potere politico rispetto al potere giudiziario, un motivo ci sarà. Il tema è riuscire a capire per quale benedetto politico uno che fa politica ruba. Questo è incomprensibile. E’ talmente gratificante che qualcuno possa darti la sua fiducia, che rubare su una roba del genere è inconcepibile”.