#Romasonoio, Alessandro Gassmann ha lanciato l’idea bomba: “Romani, a partire da settembre, indossiamo una maglietta con su scritto #Romasonoio e mettiamoci a pulire ognuno il proprio angoletto di città”.
In sintesi la proposta di Alessandro Gassmann potrebbe essere sintetizzata così, ma #Romasonoio a dirla tutta sembra rappresentare un’idea demagogica, populista, che sa di beffa, più che di soluzione.
#Romasonoio, dice Alessandro Gassmann, dovrebbe partire da settembre. Già questa pare essere la prima cavolata. Con la città in questo stato, una eventuale operazione di salvataggio, dovrebbe partire da domani, anzi da oggi. Non quando si è tornati, belli caldi, dalle ferie, dal mare o dalle colline.
E poi #Romasonoio. lanciata dal bravo Alessandro Gassmann, promette di muoversi su Twitter. Bene, vi posso assicurare almeno 2/3 dei miei condomini di Twitter ignora addirittura l’esistenza. Ma il punto è un altro: il problema dell’immondizia a Roma è strutturale. Non riguarda più, ormai, il cittadino (idiota e incivile, è giusto sottolinearlo) che butta una cartaccia dalla finestra, ma dipende da fattori talmente più grandi di noi che anche se pulissimo una strada alla fine non sapremmo dove andare a gettare la spazzatura raccolta, perché tutti i cassonetti, in diverse zone di Roma, sono ormai stracolmi da tempo.
E poi, caro Alessandro Gassmann, per carità, è bello tutto. #Romasonoio è uno slogan piacevole e tentare di risvegliare la coscienza civica dei romani è un’operazione ammirabile. Ma i romani, dovresti saperlo, pagano già delle tasse elevatissime. Le più alte in Italia, secondo alcuni.
E a farne le spese, in particolar modo, è soprattutto il ceto medio,la gente normale, che va a lavorare e si vede detrarre direttamente dalla propria busta paga del denaro che, a questo punto viene da chiederselo, chissà dove va a finire.
Bello tutto, Alessandro Gassmann. #Romasonoio. Appunto. Proprio perché #Romasonoio, permettimi di ricordarti che se esiste una città impietosa con il ceto medio, in grado di tartassarlo, annichilirlo, affogarlo di tasse e balzelli fino ad esasperarlo, questa è Roma.
#Romasonoio, caro Gassmann, e allora lasciami aggiungere che la Capitale d’Italia è al primo posto nel nostro Paese alla voce spesa media annuale per tributi e servizi pubblici locali calcolata su una famiglia del ceto medio con due figli a carico.
A dirlo, caro Alessandro Gassmann, è l‘Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali nel Rapporto annuale che analizza la situazione delle famiglie capitoline. Numeri alla mano, una coppia del ceto medio con un figlio che studia paga per i servizi pubblici locali 5.932 euro all’anno. E’ la cifra più alta in assoluto. A Torino la stessa coppia paga 5.784 euro, a Napoli 5.768, a Milano, 5.683.
#Romasonoio, caro Gassmann. Se pretendete dai cittadini che si mettano a fare gli spazzini nel tempo libro, fate in modo che gli ridiano i soldi che hanno pagato per avere servizi che, secondo la tua proposta, sarebbero costretti a farsi da soli.
Bravo Gassmann, inizia a pulire il tuo marciapiede oggi, non quando sarai tornato da un mese di vacanza.
Ale (MI)
La pagina facebook Roma non merita… ha lanciato la sfida a questi signori, vi prego di darle visibilità
Roma non merita un sindaco come Ignazio Marino
1 h ·
Gassman, Proietti, Pingitore, Melandri, volete pulire la città? Bene, contattateci, veniamo con voi, lo facciamo per Roma, ma anche per controllare che non facciate la vostra solita foto di rito per farvi facile pubblicità. Vi vogliamo accanto a noi, sudati e sporchi.
SE LE VOSTRE NON SONO SOLO PAROLE DI BENESTANTI ANNOIATI IN UNA CALDA ESTATE SCRIVETECI. — con Alessandro Gasman e Giovanna Melandri
si, mi sta bene , dite pure a Gassman che può iniziare a pulire tutta Roma , e porti pure la moglie buon lavoro.