In quel di Singapore è stato attivato un progetto per la tutela dell’ambiente fortemente innovativo e particolarmente efficace. Allo scopo di monitorare la qualità dell’acqua del bacino idrico della Pandan Reservoir, sono stati realizzati cigni-robot che trascorrono il loro tempo a stilare e confrontare dati mentre, all’occhio dei visitatori, ci si trova davanti ad un comune lago abitato dai classici animali bianchi dal collo lungo e affusolato. I cigni, sviluppati dai ricercatori della National University of Singapore, raccolgono informazioni su composti fisici e biologici dell’acqua dolce, tra cui il pH, la quantità di ossigeno e clorofilla, indicatori comunemente utilizzati per verificare l’eventuale presenza di problemi.

Gli studiosi hanno avviato questo tipo di progetto solo da poche settimane, riscontrando la necessità di andare oltre il vecchio sistema utilizzato, ovvero, prelevare l’acqua del bacino dalle barche, con uno spreco notevole di tempo e manodopera. I cigni-robot assolvono il compito evidenziando almeno tre vantaggi sostanziali: risparmio economico, velocità di esecuzione e capacità di coprire aree più estese in minor tempo.

Tutti i dati raccolti dai cyber cigni vengono inviati attraverso un sistema wireless ad un cloud computing, dove i ricercatori li ricevono in tempo reale, notando così immediatamente eventuali anomalie nella qualità dell’acqua. Questa sorta di droni a sembianze animali sono pilotati in remoto ma sono anche dotati di un gps  che consente loro di seguire una determinata rotta senza tornare due volte nelle aree dove già hanno prelevato campioni. Escluso anche il rischio di restare senza energia in mezzo ad uno specchio d’acqua: nel caso in cui le batterie fossero in esaurimento, i cigni robot sono programmati per tornare alla stazione di partenza.