Smettere di studiare, interrompere il proprio percorso universitario, potrebbe creare danni nella salute uguali a quelli che si sviluppano iniziando a fumare.

Continuare a studiare, arrivare al diploma e conseguire almeno una laurea, al contrario, protegge la nostra salute. E aumenta di 10 anni le speranze di vita.

A determinare i danni fisici di una istruzione scadente è una ricerca dell’università del Colorado, pubblicata su «Plos One». Sul successo scolastico hanno ancora un’eccessiva influenza, purtroppo, le condizioni economiche della famiglia d’origine e la posizione sociale dei genitori dello studente.

Prendendo in esame, però, una paritaria condizione di partenza, pare evidente, stando alla ricerca condotta in Colorado, che chi lascia i banchi senza un minimo di istruzione sarà più esposto a malattie, avrà più probabilità di fare un lavoro manuale usurante e di soffrire di malattie mentali.

Gli studiosi hanno preso in esame statistiche relative alla popolazione americana, andando a ritroso negli anni fino al 1925, per stabilire l’impatto dell’istruzione sulla salute. Secondo la ricerca, nel 2010 si sarebbero potuti evitare 145mila decessi se gli adulti che non hanno studiato avessero invece acquisito una qualifica di base. Un tasso di mortalità, a detta dei ricercatori, equiparabile a quello indotto dal fumo.

Insomma, smettere troppo presto di studiare porta con sé una ridotta possibilità di affrontare i problemi di salute, ma anche una scadente condizione abitativa e di lavoro, elementi questi ultimi che pesano sul sistema immunitario e sulla salute cardiovascolare.

Sono tanti i fattori che lo dimostrano: un tasso di istruzione superiore è poco associabile a fattori di rischio, come l’abitudine al fumo e l’obesità. Più è importante il proprio titolo di studio, migliore e più qualificato, a lunga scadenza, sarà il lavoro, cui sono abbinate retribuzioni più consistenti e la possibilità di permettersi assicurazioni sulla salute, oltre a permettere l’ingresso a uno stile di vita e ad una alimentazione più salutare e a servizi che rendano migliore il benessere generale del soggetto preso in esame.