Realizzare un materiale plastico capace di possedere proprietà antibatteriche. Vere e proprie bioplastiche da impiegare per esempio in campo medico. Una possibilità sempre più concreta e vicina. Tre i materiali non convenzionali sotto studio. Tre valide alternative alle plastiche derivanti dal petrolio a rischio contaminazione. Si parla di Albumina, Siero di latte e Proteine della Soia. In particolar modo l’Albumina, una proteina che si trova come suggerisce il nome nell’albume delle uova, ha dimostrato grandi capacità antibatteriche se unita ad un materiale plasticizzante come il glicerolo.
La plastica del futuro
Cosa potrebbe significare usare questo tipo di plastica? Molto se si pensa che negli Stati Uniti per esempio 4,5 ricoveri ospedalieri su 100 nel 2002 hanno dato luogo ad infezioni spesso sopraggiunte in conseguenza dell’uso di cateteri e/o dispositivi per la somministrazione di farmaci composti da plastiche tradizionali. L’uso dei nuovi materiali potrebbe dunque aprire verso nuove frontiere prive di rischi infettivi.