Il sogno di una laurea per lasciare un segno nella propria vita professionale, un colpo di sciabola per griffare con il proprio nome una delle kermesse sportive più importanti del panorama internazionale. Dai banchi dell’università alla pedana delle Universiadi con la stessa voglia di affermarsi, con immutata propensione al sacrificio, con determinazione feroce. Riccardo Nuccio è uno schermidore, di professione sciabolatore, uno dei pochi coraggiosi che ha deciso di portare avanti due carriere parallele, entrambe piene di ostacoli, due percorsi che risulterebbero totalizzanti anche se intrapresi uno alla volta. Riccardo è uno studente dell’Università N. Cusano, fruisce dell’offerta didattica dell’ateneo attraverso la piattaforma e-learning e studia online, in ogni momento libero, tra un allenamento ed un altro.

Dopo aver conseguito la laurea triennale presso la facoltà di Scienze Politiche, Riccardo si trasferisce a Roma e decide che il sogno di una laurea magistrale è ancora a portata di mano. Si iscrive alla Cusano e in un batter d’occhio i sogni diventano due, perché la sua sciabola scintillerà a Gwangju, in Corea, teatro, dal 3 al 15 Luglio, della prossima edizione delle Universiadi 2015. Emozioni, sensazioni, ansia e adrenalina, tutto si alterna e si mescola a pochi giorni dalla partenza: Riccardo ha parlato di tutto questo ai microfoni di radio Cusano Campus (89.100 FM in streaming su www.radiocusanocampus.it) emittente ufficiale dell’Università N. Cusano.

Riccardo, il sogno di una laurea che si interseca con la passione per sciabola. Come hai conosciuto la Cusano e dove nasce questa tua volontà di portare avanti due carriere così impegnative?

“Ho conosciuto l’Università N. Cusano attraverso altri atleti della nazionale che sono già iscritti. Mi hanno informato della possibilità di allenarsi e studiare senza tralasciare troppo nessuna delle due attività. Seguire i corsi online, accedere in ogni momento ai materiali didattici, poter sostenere esami ogni 35 giorni, sono stati tutti buoni motivi per iscrivermi alla Cusano. È la soluzione ideale per me, che considero lo studio una priorità ma che ho voglia di impegnarmi per emergere anche in ambito sportivo”.

Come si è svolta la tua carriera nel mondo della scherma e come state preparando le prossime Universiadi?

“Sono entrato 4 anni fa nel gruppo sportivo della Polizia di Stato e sono un membro della nazionale assoluta. In questo momento siamo tutti a Formia, qui con me c’è anche un altro ragazzo, Gabriele Foschini, anche lui studente UniCusano e membro della squadra di sciabola. Ci alleniamo duramente, la partenza è alle porte e abbiamo la fortuna di avere qui con noi anche Aldo Montano, un punto di riferimento per ragazzi come me, lui ha fatto la storia della sciabola italiana”.

Avevi già partecipato a questa competizione?

“Sì, io avevo partecipato anche alla precedente edizione, la ricordo come un’esperienza molto emozionante, è un po’ come un’Olimpiade di dimensioni ridotte ma il clima che si respira è molto simile. La vita nel villaggio, la condivisione continua con gli altri atleti delle diverse nazioni partecipanti, è un percorso formativo incredibile e sono contento di ripeterlo, magari ottenendo anche buoni risultati a livello sportivo”.