Il golf è un gioco che non può essere vinto, ma solo giocato. Così io gioco e continuo a giocare . Gioco per i momenti che devono ancora venire, cercando il mio posto in campo.” Questa frase la pronuncia Jack Lemmon nel film “La leggenda di Bagger Vance, una dichiarazione d’amore verso uno sport, che come tutti gli altri rappresenta una metafora della vita. L’Università Niccolò Cusano, da sempre alla ricerca dei momenti più belli che sa offrire l’attività sportiva, ha trovato nell’alleanza con il Golf Club Archi di Claudio, il modo per trasformare uno sport considerato d’elite, in un gioco per tutti e in particolare per i più giovani. Formazione accademica e formazione sportiva come sempre elemento caratterizzante della Cusano, si sono ritrovati nuovamente insieme, grazie ai progetti dell’Archi Di Claudio, che vanta più di cento giovani atleti juniores. Sui campi di questo Golf Club, si è svolta la prima edizione dell’Unicusano Golf Trophy che ha visto la partecipazione di 150 atleti, soprattutto juniores.
Un grande appassionato di questo sport, ha premiato i vincitori: il dott. Stefano Ranucci, direttore delle risorse umane dell’Università Niccolò Cusano ha presenziato il momento in cui gli atleti hanno ricevuto il meritato riconoscimento per la loro prestazione, insieme alle numerosissime famiglie, che volevano condividere la gioia di questi giovanissime promesse del golf.
Nella stessa giornata, la giovane e talentuosa Anna Gazzellone, atleta del team Archi di Claudio, si è aggiudicata il “Fioranello d’oro”, alla terza buca di play off, riuscendo così a vincere la prestigiosa gara nazionale.