Trinità dei Monti è preda dei venditori abusivi. I vigili ci sono, ma non possono nulla. Passeggiano, ogni tanto, sulla scalinata più importante di Roma, ma quando passano gli abusivi si mimetizzano tra la folla e appena lasciano campo libero tornano a vendere di tutto: dalle aste per i selfie che spopolano tra i turisti a bottigliette d’acqua e lattine di birra e cola. A prezzi gonfiatissimi e alle spalle di tutti quei commercianti onesti che pagano le tasse e che ogni volta faticano a ritirare su la saracinesca della propria attività, stremati da burocrazia, fisco e controlli.
Giovedì 11 giugno 2015. Ai piedi di Trinità dei Monti c’è una pattuglia di polizia locale sulla sinistra e due carabinieri in moto sulla destra. I vigili ci provano ad arginare gli abusivi. Si fanno vedere, cercano di tenere la scalinata sotto controllo, ma sono in quattro e più di tanto non possono fare. Anche perché gli abusivi sono molto organizzati. Quando passano i vigili spariscono, mimetizzandosi tra la folla, oppure sorridono, come a dire “Ho capito, non posso stare qui, vado via”. Ma appena i controlli calano, loro ritornano.
La cosa più assurda è che riescono a vendere alcolici a prezzi stratosferici in barba al decoro e a ogni tipo di divieto. Una lattina di birra costa quattro ore, una bottiglietta d’acqua ne costa due e tra i turisti sfiancati dal caldo che si godono una pausa sulla scalinata di trinità dei monti il loro mercato pare florido.
I vigili, in questa foto ne potete individuare una pattuglia in alto a sinistra, fanno quello che possono. Ma la sensazione è che siano del tutto impossibilitati nel fermare il fenomeno. Gli abusivi sono troppo organizzati, mentre loro sono pochi e, a quanto pare, hanno pochi mezzi a disposizione.
Abbiamo registrato la conversazione con un venditore abusivo di Trinità dei Monti e la chiacchierata che abbiamo fatto con questo ragazzo del Bangladesh ha rafforzato la nostra convinzione.
Fingendoci interessati ad una bottiglietta d’acqua, lo abbiamo invitato ad avvicinarsi. Il nostro dialogo è andato più o meno così.
D: “Quanto la fai una bottiglietta d’acqua?”
Abusivo: “Due euro”.
D: “E una birra?”
A: “Quattro euro”
D: “Ammazza, sei molto caro. Ma almeno lo fai lo scontrino?”
A: (Ride) “Ma quale scontrino…”
D: “E se vengono i vigli?”
A: (Ride) “Se vengono i vigili scappo o al massimo mi fanno la multa”.
D: “Hai già preso tante multe?”
A: “Sì, ho quasi cinquemila euro di multa…”
D: “E le pagherai mai?”
A: “No, guadagno 15 euro a seda e non ho il permesso di soggiorno, come faccio a pagare le multe”.