Prof. Magdud (Dir. Accademia libica in Italia) a Radio Cusano Campus: “Due i progetti per il nuovo Medio Oriente. Uno è quello del ‘Disordine creativo’: gli Stati Uniti hanno incentivato le rivoluzioni della Primavera araba”
Il Prof. Ibrahim Magdud, docente di storia dei paesi islamici all’Università Niccolò Cusano e direttore dell’Accademia libica in Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Molti degli eventi internazionali a cui assistiamo negli ultimi anni dal Nord Africa al Medio Oriente , passando per la crisi Ucraina e in un passato recente la Georgia,vengono da progetti e strategie statunitensi.
“I progetti del nuovo Medio Oriente sono due -ha spiegato il Prof. Magdud-: uno prevede la divisione di stati come la Siria in tre stati diversi, l’Iraq in due stati (uno sunnita e uno sciita) e la Libia in tre stati, poi uno stato curdo che prende una parte della Turchia e una divisione dell’Arabia Saudita e dello Yemen. L’altro progetto prevede la creazione di uno stato islamico di tipo saudita che ha un mercato aperto e un unico interlocutore: gli Stati Uniti. Tutte le rivoluzioni della Primavera araba hanno di base una strategia degli Stati Uniti, che avevano interesse affinchè questi eventi divampassero. Quest’ultima è la teoria del ‘Disordine creativo’, ne parlò Condoleezza Rice e prima di lei Kissinger negli anni ’80. Anche le rivoluzioni in Georgia e Ucraina sono state definite così, in quanto parte della stessa strategia”.