Un’armatura, uno scambiatore di calore, ma anche la prima porta di accesso al piacere e al dolore. E’ la pelle, l’organo più esteso del nostro corpo che in quanto tale può andare incontro a patologie varie e complesse come la Psoriasi. Ne ha parlato la Prof.ssa Ketty Peris, Direttore della Clinica Dermatologica Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico A. Gemelli di Roma, intervenuta nella trasmissione Genetica Oggi, ai microfoni di Radio Cusano Campus  la radio dell’Università Niccolò Cusano che trasmette sugli 89.100 FM a Roma e nel Lazio (in streaming sul sito www.radiocusanocampus.it)

Prof.ssa parliamo di Psoriasi. 125 milioni di persone affette nel mondo. Ci aiuti a capire di che patologia si tratta?

La Psoriasi è una malattia della pelle che può coinvolgere anche le articolazioni. Si presenta con delle chiazze rosse desquamanti e che è molto più complessa di quello che può sembrare perché nella sua manifestazioni intervengono molti fattori.

La diagnosi viene fatta direttamente dal dermatologo che visita il paziente?

Si, nella stragrande maggioranza dei casi è sufficiente osservare il paziente, l’occhio clinico del dermatologo può fare la diagnosi alla prima visita in qualsiasi sede corporea compaia la Psoriasi, capelli, corpo o unghie.

La Psoriasi, come accennava, può colpire però anche le articolazioni

Si esatto, ci sono diverse forme di Psoriasi e la cosa interessante è che oggi la Psoriasi non è più considerata solo una malattia della pelle ma più in generale una malattia sistemica, una patologia che può colpire anche altri organi. Il paziente viene quindi visto globalmente, non solo sulla cute.

Avere la psoriasi porta anche ad un forte impatto psicologico?

Purtroppo si, ha un forte impatto psicologico e sociale. Anche pazienti che rispondono bene al trattamento hanno, in alcuni casi, bisogno di un supporto psicologico laddove non soddisfatti del trattamento. Ma anche le tecniche di rilassamento possono aiutare molto.

Quali sono le possibilità terapeutiche attualmente disponibili?

Sono moltissime le possibilità terapeutiche disponibili. Abbiamo farmaci sistemici tradizionali che utilizziamo da oltre vent’anni fino a giungere ai farmaci biologici di cui i più famosi sono gli anti TNF-alpha. E poi ci sono tutta una serie di nuove molecole, che usciranno a breve, che agiscono sempre più specificamente nel meccanismo patogenetico della Psoriasi ed inoltre questi ottengono un successo ancora più alto in termini di beneficio clinico. Ricordiamo che dalla Psoriasi non si guarisce totalmente, perché la malattia è legata a fattori genetici e ambientali, ma con le nuove terapie abbiamo delle armi potenti a nostra disposizione.

L’Università Niccolò Cusano sta utilizzando lo sport, attraverso la squadra Unicusano Fondi Calcio, per informare le persone su temi legati alla salute e alla ricerca medica. Secondo lei è un’idea vincente?

Certo che si, apprezzo moltissimo questa cosa dello sport come mezzo di comunicazione e veicolo di informazioni importanti. Lo sport è fondamentale per la vita, per far socializzare giovani e meno giovani e per informare; proprio per questo è un’ottima idea.