Il titolo, in un giornale piccolo come questo, ce lo facciamo da soli e lo buttiamo subito in mezzo alla discussione perché i titoli altrui sono stati usati come diversivo per non affrontare l’argomento vero del contendere. Stiamo parlando di Selvaggia Lucarelli e della sua polemica quotidiana. Questa volta nella sua affilata macchina genera-like c’è finita Antonella Piperno, giornalista di Panorama che da anni scrive di gossip nella rubrica “Periscopio”. Cosa sarà mai accaduto tra le due donzelle? A giudicare dalla ferocia con cui i follower della nuova penna del Fatto Quotidiano si sono aizzati, deve essere stata una conversazione di interesse nazionale. Vediamo insieme di dipanare la matassa.
S’è parlato di tette. Più che altro di quelle. A dire il vero la Piperno, come ben spiega in questo suo articolo che vuole rendicontare i cazzotti virtuali presi dai lucarelliani più invasati, ha solo cercato di invertire il flusso costante d’ironia con cui la Selvaggia nazionale colpisce ogni giorno il nostro paese. La penna di Panorama ne ha solo messo in dubbio le doti da Re Mida della comunicazione sottolineando qualche “inciampo” di troppo sul Fatto Quotidiano.
Come insegna Indiana Jones, però, ci sono cose che non vanno toccate e così il tempio della Dea Lucarelli ha iniziato a tremare e a far cadere in testa pesanti sassi. Non direttamente ma tramite una fiumana di ben 360 rabbiosi commenti e 4.472 sbrodolanti like di utenti che si sono sentiti in dovere di fare quadrato intorno alla loro eroina del cuore.
Ma l’oggetto di tanto discutere, asciugando dal dramma la storiella, è un titolo che (appunto) di tette parla: “La blogger tutta d’un petto”.
A Selvaggia non va proprio giù di essere identificata solo per le sue generose curve e poco importa che il web, dove è impossibile cancellare qualcosa, pulluli di suoi autoscatti (o selfie, se preferite) in cui queste grazie sono magistralmente mostrate sotto l’egida dell’hashtag #momentosatta (un esempio anche in quest’articolo). Quello è uno scherzo, non un voler mostrare la mercanzia.
Come no!
La risposta della ragazza classe 1974 arriva (la trovate qua) e mostra in modo chiaro e lampante che l’ironia fa ridere solo quando è rivolta altrove. Secondo queste righe, il pezzo della Piperno è “becero e sessista” e la giornalista stessa viene liquidata come “una poveretta”.
E pensare che poche settimane prima Selvaggia Lucarelli s’era scagliata con tutta la foga possibile sulle foto di Gabriel Garko sovrappeso scrivendo il seguente tweet “Gabriel Garko e la sua metamorfosi da maschio a cougar. #silicone“.
Nulla di becero in questo caso. Garko ha poi dimostrato che le foto erano taroccate ma la Lucarelli è una grande giornalista e lo sapeva di certo prima di cinguettare queste dolci parole d’alta informazione.