E’ ancora ferita, Roma, la mattina dopo la tragedia di Primavalle. Sul luogo dell’incidente, a pochi metri dalla fermata della metro Battistini, non si parla d’altro. E non potrebbe essere altrimenti. Perché nella tragedia di Primavalle tre rom (una arrestata, minorenne, altri due ricercati) per sottrarsi ad un posto di blocco hanno dato vita ad una vera e propria carneficina. La tragedia di Primavalle è iniziata così. Con una Lancia Lybra grigia sui viaggiavano tre rom che  ha investito nove persone in via dei Monti di Primavalle.

Nella tragedia di Primavalle,  si contano i feriti, i danni, ma anche, purtroppo, un morto.  A rimetterci la vita è stata una donna di nazionalità filippina, deceduta sul colpo, mentre sono  quattro i feriti trasportati in codice rosso al Policlinico Gemelli e al San Camillo. Altre cinque persone sono state ferite, ma le loro condizioni, al momento, non destano preoccupazione.

A causare la tragedia di Primavalle sono stati loro. Tre investitori, fra i quali una donna – una ragazzina di 17 anni residente nel campo della Monachina, sull’Aurelia, fermata nella notte dalle forze dell’ordine, che sono fuggiti all’alt della polizia. Che davanti a un posto di blocco, invece di fermarsi, hanno accelerato a più non posso, fino a sbandare e a travolgere chiunque si ritrovasse a tiro di quella macchina impazzita. Macchina che,  poco dopo, hanno abbandonato, per fuggire a piedi.

Come anticipato, una rom è stata già fermata dalla polizia. Si cercano altre due persone.  Roma è ferita. Arrabbiata. Faticherà a rialzarsi. La rabbia, stavolta, è veramente tanta.