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On. Terzi a Radio Cusano Campus: “Isis? L’occidente è fermo perché…

“Isis? L’occidente è fermo perché incapace di decidere. Per stabilizzare situazione in Medio Oriente, bisogna trovare una soluzione politica all’emarginazione dei Sunniti. Senza la certezza che l’Iran non avrà mai la bomba atomica, il sistema di non proliferazione salterebbe”. Lo ha detto l’Ambasciatore ed ex Ministro degli Esteri Giulio Terzi ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

“Ormai i confini tra Siria, Iraq, Iran e forse Arabia Saudita rischiano di crollare completamente –ha affermato Terzi-. Quindi si rischia di annullare quella ripartizione coloniale che risale alla 1° Guerra Mondiale. Questa creazione di stati multi-etnici usciti dalla 1° Guerra Mondiale sta per essere superata per l’azione del Califfato e per l’azione di stato d’influenza che si sta ritagliando l’Iran. Di fronte a questo Stato islamico che occupa metà della Siria e si espande a sud sempre più verso Baghdad, c’è l’Iran con le sue milizie sciite che entrerà in azione per liberare Rahmadi. C’è quindi questo contrasto tra mondo sciita a nord e mondo sunnita a sud. Anche qualora lo Stato Islamico sparisse, rimarranno le condizioni fondamentali che lo hanno fatto nascere, cioè le violenze subite da 8 milioni di cittadini sunniti che non vengono riconosciuti dallo stato nel quale abitano. La strategia che la coalizione anti-Isis sta portando avanti dall’anno scorso mi fa allibire. Adesso ci rendiamo conto che non è più possibile convincere le tribù sunnite a combattere contro l’Isis. Tutto diventa ostaggio di questa sacra alleanza guidata gli sciiti contro l’Isis. E’ mancata una strategia politica da parte dell’Occidente. Nel 2007 Al Qaeda è stata sconfitta, ma poi non è accaduto nulla di quello che gli Stati Uniti avevano promesso ai sunniti e allora si è ricaduti in questa situazione ben peggiore di Al Qaeda che è lo Stato Islamico. Bisogna pensare a come recuperare il mondo sunnita dall’Iraq e a come cacciare il macellaio Assad dalla Siria. Nessuno gioca con l’Isis che è come una bomba atomica, è un virus che si può diffondere ovunque in qualsiasi momento, sarebbe demenziale pensare di aspettare di far fuori Assad per poi intervenire contro l’Isis. Il problema è l’incapacità di decidere da parte dell’Occidente. Non confondiamo l’incapacità con ragionamenti ultra-machiavellici. L’occidente è fermo perché non ha capacità politica di decidere. Sul nucleare, se non ci dovesse essere l’assoluta certezza che l’Iran non avrà mai la capacità di dotarsi della bomba atomica, il sistema di non proliferazione mondiale sarà definitivamente saltato. E’ già stato incrinato dalla bomba indiana, pakistana e nord coreana. La differenza con l’Iran è che per la prima volta, un ordigno nucleare andrebbe illegalmente nelle mani in un Paese rivoluzionario islamico che vuole diventare capofila di una rivoluzione musulmana guidata dagli sciiti in tutto il mondo”.

Radio Cusano Campus

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