Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del Format ECG Regione condotto da Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini.
Tanti i temi trattati dal segretario da Landini: “Ho iniziato a lavorare a 15 anni in fabbrica, quella di oggi è l’era più cupa di sempre per i lavoratori. La legge oggi tutela l’imprenditore che può fare il padrone e licenziare tutti all’improvviso, decidendo di non aver più bisogno di nessuno, cavandosela al massimo con qualche euro e questa è una regressione totale che porta ad una idea di impresa che non sta in piedi. E’ chiaro che dagli anni 80 in poi c’è stata un’inversione di tendenza che ha cambiato la natura delle imprese e dell’economia. La finanza non è mai stata così forte e questo mette in discussione anche il sistema sociale e democratico”.
Maurizio Landini e le sue previsioni sul domani sociopolitico dell’Italia e non solo. “Non considero scontato che questo quadro duri all’infinito, anche perché stanno aumentando i problemi. La disoccupazione cresce in tutta Europa, siamo davanti a un cambiamento. Dobbiamo cambiare il modo di produzione, rimettere al centro un progetto sociale fondato sulla democrazia, sulla partecipazione e sulla responsabilità sociale delle imprese per ricostruire un quadro che dia un ruolo alle persone, se non lo facciamo il pianeta rischia di scoppiare. Oggi c’è una crisi della democrazia, la maggioranza delle persone non va a votare, la maggioranza dei lavoratori non è iscritta al sindacato”.
Maurizio Landini e l’ufficializzazione della nascita di Coalizione Sociale. “E’ confermato, inizierà in questi due giorni il nostro cammino. Sarà una due giorni importante, stiamo lavorando per trovare una location adeguata. Abbiamo fatto un incontro sabato per mettere a punto un appello che uscirà nei prossimi giorni e che sarà un po’ la nostra base. Ci rivolgiamo a tutti: associazioni, movimenti, singoli e persone che pensano sia utile avviare un cammino comune. Da soli non si è in grado di affrontare certi temi, per questo proponiamo una due giorni di discussione su queste tematiche affinché si possano avviare, territorio per territorio, tante pratiche di coalizione sociale che siano in grado di unire un paese sempre più diviso. Dobbiamo passare dalle parole ai fatti e unire tutto ciò che politica e politici in questi anni hanno condiviso. Questa due giorni deve essere una possibilità di discussione vera, non un convegno tra specialisti. La nostra è un’idea di costruzione democratica. Quella che stiamo provando a fare è una cosa nuova, non finalizzata a obiettivi politici immediati o elettorali. Questo è un percorso che nasce fuori dai partiti, che vuole ricostruire una politica vera, fatta di partecipazione, per far tornare ad essere centrali diritti che oggi sono negati, come quello al lavoro o allo studio. Vogliamo unire i lavoratori dipendenti con le partite Iva e con i lavoratori autonomi”.
Maurizio Landini e la questione pensioni: “500 euro una tantum a partire da agosto non sono la risposta. E’ una reazione parziale al problema posto dalla corte costituzionale. Bisogna ripristinare la tutela del potere d’acquisto delle pensioni. Aver alzato l’età pensionabile e creato un sistema puramente contributivo significa che il sistema costruito non funziona, di questo bisognerebbe discutere seriamente. Siamo un paese che ha l’età pensionabile a settant’anni e questo determina una enorme disoccupazione giovanile. Questo è il vero fronte che si deve riaprire. L’annuncio di Renzi è stata una furbata elettorale? Forse, ma la gente si è fatta più scaltra, ragiona con la propria testa, dopo un anno e mezzo di promesse molte volte tradite. Quando Renzi ha promesso 80 euro non ha detto che poi avrebbe licenziato le persone modificando lo statuto dei lavoratori”.
Maurizio Landini e la riforma della scuola: “Renzi andrebbe messo dietro alla lavagna, come quando da bambino andavo a scuola e dicevo cose sbagliate. Al di là delle battute, quando la maggioranza del mondo della scuola, tra studenti, insegnanti e genitori si esprime contro di te e ha altre idee, un governo con un minimo di senso di responsabilità dovrebbe discuterne e ammettere di aver fatto degli errori. Questa idea di rafforzare la scuola privata e di mettere in cantiere un’idea di una gestione padronale della scuola per me non è assolutamente giusta”.
Maurizio Landini e lo stabilimento Fiat di Cassino: “La Fiat punta sul Lazio con la nuova Giulia che dovrebbe essere prodotta a Cassino? E’ una cosa che accolgo positivamente, speriamo presto possa esserci un confronto perché per ora sono stati solo annunci. A Cassino abbiamo firmato, ed è stato il primo accordo che abbiamo rifirmato sulla cassa integrazione, proprio perché si prevede il rientro di tutti e il ritorno degli investimenti. La ripresa degli investimenti è la strada da seguire, è quello che chiediamo da anni nella speranza che si superi davvero la cassa integrazione”.