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“Aiutatemi, il mio palazzo si è riempito di prostitute”. L’inchiesta

“Abito in via delle Palme, a Centocelle. Nel mio palazzo non si dorme più. Nell’appartamento sopra al mio ci sono tre prostitute che la sera vanno a battere sulla Togliatti e poi portano a casa i clienti. E’ un via vai continuo che dura dalle 22 alle 5 del mattino”. E’ partita da decine di segnalazioni simili a questa l’ultima inchiesta condotta da Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.

Inchiesta condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, di ECG Regione, che fingendosi possibili clienti si sono recati proprio su Via Palmiro Togliatti a verificare se le diverse testimonianze arrivate in redazione rispondessero al vero. Le prostitute si sono organizzate: offrono il classico rapporto da consumare in macchina, in qualche parcheggio d’ordinanza, ma quasi tutte hanno invitato i giornalisti, che si sono finti clienti, nella propria abitazione: “Con settanta euro vieni a casa mia”, la proposta che si sono sentiti fare praticamente da tutte le ragazze incontrate nei pochi chilometri di strada che portano Viale Palmiro Togliatti dall’incrocio con via Prenestina all’inizio di via Casilina. E se i vicini si arrabbiano per il via vai? Una è stata particolarmente spocchiosa: “Problema loro, se sono sfigati che si devono a svegliare alle sei per andare a lavoro che mi frega, mica è colpa mia”.

C’è quella che abita in Via degli Ulivi, quella che vive in Piazza dei Mirti, quella che invece per portare i clienti a casa deve fare solo qualche passo, perché vive in un palazzo proprio lì, su Via Palmiro Togliatti. Nei palazzi tra Centocelle e il quartiere Alessandrino, di notte, è un via vai pazzesco di prostitute e clienti. “Dai andiamo, c’è anche una mia amica, facciamo festa in quattro”, propone una prostituta invitando i potenziali clienti nell’appartamento che abita in Via Degli Ulivi. Lei è ancora più esplicita e per vincere la titubanza dei due giornalisti confessa: “Il proprietario del mio appartamento lo sa che lavoro faccio, i vicini di casa ormai si sono abituati, non dicono niente. Sono tre mesi che ci porto i clienti, la polizia non ci fa niente”.

Mentre contrattavano fingendosi clienti i due giornalisti sono stati anche fermati dalla polizia: “Stiamo facendo un’inchiesta, Centocelle e Alessandrino sono diventati due quartieri a luci rosse, le prostitute portano i clienti negli appartamenti in cui vivono creando per tutta la notte un via vai incessante che crea non pochi problemi a quei cittadini che al mattino presto si devono svegliare”, hanno dichiarato agli agenti, che impotenti hanno risposto: “Non essendoci nessun provvedimento specifico contro la prostituzione, a chi contratta con queste ragazze possiamo limitarci a chiedere un documento di identità”.

Moltissimi cittadini che abitano in questi quartieri al confine con Viale Palmiro Togliatti, quindi, hanno nel palazzo in cui abitano delle vere e proprie case chiuse, in cui agiscono più prostitute, anche contemporaneamente. E il via vai che va avanti tutta la notte rappresenta un problema importante nell’ottica della quiete pubblica. Ma non solo. I due giornalisti, fingendosi clienti, sono saliti in un appartamento in via delle Azalee con due ragazze: “Mi raccomando parlate piano o i vicini rompono le palle”, ha detto una, e lo spettacolo che si sono trovati davanti una volta aperta la porta è stato raccapricciante: in una casa divisa in due stanze, di al massimo 60 mq, alloggiano quattro ragazze, tutte lucciole che usano via Palmiro Togliatti come esca per rimediare clienti da portare a casa, in un vai e vieni che va avanti fino all’alba.

L’igiene è un miraggio, in casa c’è sporcizia ovunque. L’odore è nauseabondo. Le due ragazze, entrambe giovanissime, una confessa di avere 18 anni compiuti da qualche giorno, fanno una proposta che lascia senza parole: “Per 100 euro facciamo tutto scoperto. Senza protezione”. I giornalisti cercano di obiettare: “Sesso senza protezione? Ma non avete paura di ammalarvi?”. Le ragazze sembrano spazientirsi: “Pagate e facciamo amore oppure via”. Tanto i clienti non mancano. Non facciamo in tempo a salutarle, che altri automobilisti inchiodano per caricarle.

Radio Cusano Campus

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