Smartphone, Tablet, Pc, e-reader, lettori Mp3 le nuove tecnologie permettono comunicazioni ed intrattenimento pressocché infinito; il problema di fondo però è che alterano il nostro orologio biologico portandoci in una condizione di vera e propria insonnia.
La ricerca
Il Rensselaer Polytechnic Institute di New York, ha verificato come dopo due ore d’uso i Led degli apparecchi elettronici riducono del 22 per cento il livello dell’ormone che regola il sonno e la veglia. Un problema causato dall’emissione di un’onda luminosa blu che altera il nostro orologio biologico.
La luce in fondo allo smarthphone
Notti in bianco dunque per gli appassionati della tecnologia? Non proprio, la “speranza” arriva dalla Mayo Clinic dell’Arizona, che propone soluzioni più semplici: basta abbassare al minimo la luminosità degli schermi e tenere tablet e smartphone distanti trenta centimetri dal viso per evitare che le fastidiose luci inibiscano il sonno, e i sogni. “I nostri studi dimostrano che solo in caso d’illuminazione massima l’uso dei dispositivi può influenzare il livello di melatonina”, ha detto il dottor Lois Krahn al Medical Daily.