L’Expo 2015 ha preso il via e nell’itinerario multiforme e multicolore dei padiglioni di tutto il mondo, spicca il verde di Israele che ha deciso di evidenziare l’eccellenza del paese nell’agroalimentare e dei sistemi di irrigazione all’avanguardia studiati per combattere la desertificazione. Un campo agricolo posizionato verticalmente e ribattezzato “green wall”, che desse l’idea di una prospettiva rinnovata e unica sul metodo di produzione e di fornitura del cibo nel mondo: questa è stata la scelta di Israele, ricreare un vero e proprio campo coltivato composto di piastre modulari di coltivazione. Realizzato attraverso telai in acciaio, il padiglione presenta impalcati con lamiera grecata e pannelli in legno appoggiati su reticoli di travi.

Le stesse travi reticolari sono state utilizzate per realizzare anche la copertura di questa porzione di edificio. Il padiglione israeliano è stato ideato come una fabbricazione ecologica montata con elementi leggeri in acciaio assemblati a secco e senza l’utilizzo di calcestruzzo o similari. Il padiglione è diviso in quattro arene ed è caratterizzato dal “giardino verticale” che concede un impatto visivo di forte spettacolarità, per dar modo al Paese di affrancarsi dall’immagine di un territorio arido. Il richiamo alla vegetazione simboleggia la posizione d’avanguardia del Paese nel settore agroalimentare e nella lotta contro la desertificazione.

Il Padiglione è costruito per offrire al visitatore un’esperienza avvolgente divisa in due fasi: nel primo spazio, attraverso un film 3D è illustrata la storia dell’agricoltura israeliana dai suoi inizi al giorno d’oggi. Nel secondo spazio, una tappezzeria luminosa di led danza in ogni direzione. Con la cucina a vista, all’interno del ristorante dai vividi colori e dal sottofondo musicale tradizionale, Israele conferma la volontà di stupire con i frutti della terra, la tradizione e l’ingegno.