Che le discoteche fossero piene alle sei del mattina è già capitato molte volte. Che lo fossero di gente riposata e fresca ed in cerca di movimento prima del lavoro no. È questa l’ultima moda a stelle e strisce che impazza da pochi mesi a New York e che è pronta a sbarcare anche in Italia. In questo consiste il Morning Gloryville. Vediamo meglio come si sviluppa e cerchiamo di capire quale filosofia di fondo ha guidato i suoi ideatori.
Immaginate un avvocato di grido che, prima di andare in tribunale, si veste per andare in discoteca e si scatena per un pò. Pensate ad un giovane neo-laureato che, prima di andare ad un importante colloquio di lavoro, produce un po’ di sana adrenalina ballando sui cubi della sala. Ipotizzate una brava dottoressa che, prima di infilarsi il camice ed entrare in ospedale, si sfoghi pesantemente sul dance floor. Magari a voi può risultare difficile ed invece ad immaginare tutto questo ci sono riusciti, e con profitto, i due fondatori del Morning Gloryville Nico Thoemmes e Samantha Moyo. E’ la stessa Moyo a spiegare, con parole sue, cosa sia esattamente il fenomeno del Morning Gloryville: “Andare a ballare di mattina, sobri, è un modo per sfidare le convenzioni culturali e i propri ritmi di vita. È un’iniezione di energia positiva, un carico di divertimento che resta attaccato addosso, arricchendo le giornate”. Tecnicamente il Morning Gloryville è una sorta di franchising, un format esportabile ovunque ma con alcune regole comuni tipo l’orario, il giorno ed il brand e ed altre più specifiche del luogo (il caffè sarà ottimo in Italia, un po’ meno a Boston). Con l’unico scopo di creare la giusta vibrazione agiscono gli wake-up angels, angeli della sveglia, che sono ballerini, musicisti e massaggiatori con il compito di non far rimpiangere la levataccia.
In Italia qualcuno ha già fiutato il business del Morning Glryville tanto è in fase di allestimento una data zero a Roma presso l’Angelo Mai.