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Sabella: “Amo Roma e i romani. Ostia? Andremo avanti”

“Buon Natale di Roma a tutti i romani. Oggi posso confessare che ho dormito qualche ora in più del solito, è una bellissima giornata, spero di godermela passeggiando tra i fori imperiali pedonalizzati e godermi stasera l’illuminazione da Oscar di uno dei luoghi più belli del mondo”:  Esordisce così Alfonso Sabella nell’intervista rilasciata a Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, durante ECG Regione, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. “Dei romani amo lo straordinario senso di comunità. L’ho avvertito già durante il trasloco, quando un barista che neanche conoscevo si offrì di aiutarmi. E’ per questo che Roma è la Capitale del mondo. Amo questa città e il posto che preferisco è il Pantheon”.  Sono stati giorni importanti, gli ultimi, per la vicenda Ostia. Sabella è chiaro: “Abbiamo cominciato un percorso, che ormai è iniziato e che non si ferma. Andremo avanti fino a quando Roma non avrà a pieno il suo mare. Siamo stati tutti ragazzi, chi di noi non è andato a pomiciare sulla spiaggia? E’ giusto che anche i ragazzi di Roma abbiano la possibilità di farlo”. Roma più corrotta che mafiosa: “Il problema principale di questa città non è la mafia, ma l’assenza di regole, la corruzione, la distorsione delle pubbliche funzioni a favore di interessi privati. Questo rende Roma una facile preda per gli appetiti della mafia, ma Roma può essere perfettamente recuperata al grande ruolo che le compete”. Su Marino: “Credo che l’azione dell’amministrazione abbia iniziato a dare i suoi frutti. Il sindaco ha iniziato un percorso difficilissimo, che ha bisogno di tempo per dare i suoi frutti. La stessa cosa vale per me: ho iniziato un’azione sul lungomare e in questa prima fase non credo di avere il gradimento dei cittadini che vanno al mare a Ostia, che magari si trovano sporcizia e calcinacci. Da domani inizieremo a pulire, ma serve tempo. Marino ha iniziato una rivoluzione silenziosa e vi via sta facendo quello che si era ripromesso di realizzare”. Sul suo futuro: “Mi piacerebbe tornare a fare il magistrato, ma è difficile per tutta una serie di motivi. E’ chiaro che questa esperienza mi sta affascinando tantissimo, sto capendo in qualche modo di rendermi utile alla comunità”. Sullo sciopero dei mezzi pubblici di venerdì e le dichiarazioni di Marino che ha preannunciato possibili licenziamenti: “I cittadini romani da questo punto di vista devono crescere. Gli impiegati pubblici, chi è chiamato a svolgere un ruolo pubblico, deve perseguire un unico obiettivo, l’interesse dei cittadini, sia esso il vigile, il sindaco, lo spazzino dell’Ama o l’autista degli autobus. Quando questo viene meno è chiaro che l’amministrazione è chiamata a prendere i suoi provvedimenti, anche quelli più dolorosi”:

Radio Cusano Campus

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