Il concetto di guardare gli individui non è nuovo. Ci sono già diversi modi per trovare una persona e monitorare i suoi movimenti. Ma lo stesso non si può dire per i microbi. La capacità di tenere traccia di un singolo batterio, di come vive, è molto più difficile di quanto sembri. Tra una popolazione di miliardi o anche migliaia di miliardi, qualsiasi sforzo per scovare un membro specifico rappresenta una sfida significativa.
La ricerca
Nonostante le remote probabilità un team di ricercatori tedeschi potrebbe aver risolto il problema. La scorsa settimana infatti hanno fornito il primo assaggio in un sistema di tracciamento di un singolo batterio. Utilizzando una combinazione di microscopia e software sono stati in grado di dimostrare come una singola cellula può essere identificata, riconosciuta, e alla fine “pedinata”.
La foto che non ti aspetti
Il gruppo si è concentrato su una sola specie ossia il “Bacillus amyloliquefaciens”. Sebbene la facilità di crescita è un fattore principale nella scelta di B. amyloliquefaciens, gli autori hanno scelto questo ceppo per una caratteristica del tutto diversa. Il batterio è mobile grazie ad un flagello. Questa particolare caratteristica ha fornito la possibilità di monitorare il batterio nel tempo in funzione del suo movimento. Essa ha anche dato gli autori un mezzo semplice per determinare se le cellule fossero vive o morte.
“Il processo per l’analisi è stato, fanno sapere gli autori, relativamente semplice”. Il team ha coltivato i batteri in un fermentatore e poi hanno prelevato campioni per l’imaging ossia la “foto” dei batteri o di uno specifico tipo. Le immagini ottenute mostrerebbero sia i batteri vivi sia quelli incapaci di motilità e quindi eventualmente morti. La immagini potrebbero fornire anche altre informazioni come la forma e la dimensione della cellula. Questo nuovo sistema “fotografico” avrebbe il vantaggio di permettere l’identificazione batterica indipendentemente dalla torbidità della soluzione che li contiene.