Il web impazza da qualche ora su una serie tv tutta italiana, “1992”, non tanto (o almeno non solo) per la bellezza del prodotto né per il pluri-sfottuto claim “Da un’idea di Stefano Accorsi” quanto per una polemica furiosa. In mezzo alle morse di questa giostra folle sono finiti l’attrice Tea Falco (a dire il vero la meno colpevole), sua mamma e il giornalista del Fatto Quotidiano Domenico Naso. Come nelle migliori tradizioni dei litigi “da riunione di condominio”, lo scazzo è partito in sordina e poi ha montato. Ora siamo ai piatti in faccia. Vediamo cosa è successo.

Tutto è iniziato da alcune lecite e rispettabili critiche di Naso alla performance della Falco. È indubbio che la recitazione strascicata della ragazza, già ampiamente abusata come stile da Asia Argento, a molti spettatori non sia andata giù ed è altrettanto indubbio che un giornalista che si occupa di televisione debba riportare le sue sensazioni anche se negative. Va detto, però, che il “Domenico del momento” è uno con gli occhialoni dalla montatura nera e la barbetta incolta di tre giorni. Un look che lascia intuire l’approccio un filino snobistico alla querelle. Ha scelto il silenzio di fronte a questo messaggio privato della mamma di Tea Falco che riportiamo fedelmente come pubblicato sul sito del Fatto Quotidiano:

Mi perdoni se le scrivo queste parole: non le sembra di essere stato eccessivamente pesante su Tea Falco? … Lei la conosce epidermicamente o nel profondo?..Tea Falco e’ una donna che si e’ fatta interamente da sola,ha dovuto lottare due volte,come sempre fa chi viene dal Sud, si e’ creata da sola tante competenze, con duri sacrifici e senza alcun meccanismo clientelare, non essendo mai stata incline a svendersi.E’ stata scelta alla Scuola di Cinematografia che aveva solo 16, ha continuato a studiare all’Universita’ di Catania fino a completare gli studi,sempre viaggiando e lavorando al tempo stesso, ha imparato le lingue,ha seguito scuole di recitazione,dizione,fotografia,teatro,canta e suona ad orecchio,….l’ho aiutata a pagare qualche spesa (finché’ ho potuto),per il resto ha fatto sempre da se’,mai cadendo in facili trappole che sarebbero state facilmente alla sua portata,bella com’è’.. Ha raggiunto successi sempre da sola ,..,,completamente ,..,,completamente con le proprie risorse,ricevuto Premi,come il Donatello ,che,alla sua età’, non e’ facile attingere.E ‘ una donna,ripeto,un angelo buono e pulito. […] Tea ha avuto recensioni splendide sin qui,coronato successi,premi artistici,fotografici e cinematografici (lo legga il suo curriculum, e’ nutritissimo per la sua giovane età’),…poi giunge lei e scrive cose orribili sulla sua interpretazione in 1992 e le rende visibili al web intero,trafiggendomi il cuore,impietoso e caustico come talune volte voi giornalisti riuscite ad essere..
Sacrifici di anni demoliti in un sol colpo con un articoletto buttato giù di fretta.a che scopo non so. Mi perdoni,ma la critica fotografica non dovrebbe rientrare tra le sue competenze,la prego solo di moderare le parole…,,Le parole ,a volte,sono spade.l.Parlare milanese per una siciliana e’ come parlare italiano per un inglese.l 
E,se la hanno preferita, malgrado tutto, qualche dote interpretativa,l’avra’ pure,non crede?..
Mi perdoni,
sono sua madre

Questo è lo snodo della polemica del momento.
La volontà di non dar peso allo sfogo della signora ha fatto trascendere i toni della questione e di certo nessuno si sente di assecondare i successivi insulti della signora che vanno da “demente” a “coglione”.
Ma era tanto difficile per Domenico Naso, che con le parole ci lavora, scrivere due righe di risposta? Il giornalista si trincera dietro al fatto che non c’era molto da discutere con una mamma che dipende la propria figlia. Vero. Ma allora era davvero necessario rendere poi nota tutta la faccenda con tanto di messaggi privati resi pubblici?
Si sarebbe potuto adire per vie legali a fari spenti ottenendo la stessa tutela dalle furie della mamma di Tea Falco.
Qua, però, di spento non c’è nessuno. Ognuno brucia del proprio ego: l’attrice, la mamma ma anche il giornalista.
Come spesso accade, anche in questa polemica della mamma di Tea Falco perdono tutti.