Lorella Cuccarini è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del Format ECG Regione, con Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini. Lorella Cuccarini ha fatto una importante precisazione a proposito dell’intervista rilasciata qualche giorno fa un settimanale. Per prima cosa Lorella Cuccarini ha presentato Trenta Ore per la Vita, la maratona benefica che è iniziata ieri su Raiuno. Su questo Lorella Cuccarini ha dichiarato: “In qualche modo con ‘Trenta ore per la vita’ do un senso profondo al mio essere personaggio famoso. Mi rendo conto che noi abbiamo una grande forza e una grande responsabilità”. 

Con l’occasione Lorella Cuccarini è tornata anche sulle dichiarazioni che le sono state attribuite secondo le quali avrebbe consigliato ai suoi figli di lasciare l’Italia per affermarsi all’estero: “Purtroppo quando uno fa un’intervista il titolista è sempre un diverso dal giornalista con cui ha parlato. Ormai ci siamo abituati a leggere solo i titoli, in realtà se si legge l’intervista che ho rilasciato si intuisce che dico tutt’altro”.

Spiega Lorella Cuccarini: “Non consiglio ai miei figli di andare fuori, dico solo che sulla loro scuola ho avuto l’opportunità di fare un investimento e questo penso che sia giusto, perché oggi dobbiamo pensare a un futuro per i nostri figli pronto a mettergli il mondo davanti. Per questo consiglio esperienze all’estero, credo che ai nostri ragazzi dia grande forza oltre alla possibilità di aumentare la propria autostima, perché questo Paese spesso non premia il merito. Bisogna investire su sé stessi, sulla propria formazione, per avere la forza di tornare nel proprio Paese e magari tentare di cambiarlo”.

Fare esperienza all’estero per metterla poi a disposizione dell’Italia, anche perché, conclude Lorella Cuccarini “Evidentemente noi non siamo stati così bravi, e quindi speriamo che i nostri figli lo siano di più. Spesso si dà la colpa alle nuove generazione, ma non ce la possiamo prendere con i ragazzi, se in loro c’è qualcosa che non va la colpa è della famiglia e in particolar modo dei genitori”.