Come sta la nostra cara e vecchia televisione? Agli italiani l’argomento interessa e lo dice la fonte autorevole di Google Trends che annuncia un aumento delle ricerche sulla parola del 19% solo nell’ultimo mese. Il grande problema è che l’argomento interessa ma in modo “macabro”, perché in molti credono che la televisione stia ormai per tirare le cuoia. Almeno quella che abbiamo imparato a conoscere dal 3 gennaio 1954 quando un giovane ed impomatato Mike Bongiorno entrò nelle nostre case. Periscope, la novità del momento, potrebbe essere la spinta decisiva per farla cadere nel baratro.

La crisi della televisione è iniziata qualche anno fa quando si smise di produrre contenuti. Alcuni si comprano dall’estero (i famosi format per cui hai un X Factor in ogni paese occidentale) ed altri di declinano a favore del personaggio.
L’intuizione che Corrado ebbe con “La Corrida” fu geniale. Perché cercare “qualcosa” da raccontare quando ho già pronti ed impacchettato “qualcuno” da raccontare? È chiaro che il tutto veniva fatto con l’eleganza ed il garbo di quell’immenso comunicatore e che nessuno (non certo lui) avrebbe immaginato la deriva assoluta di quella partenza.
Negli anni la televisione ha così sempre più ceduto al fascino di questa via facile allargando le porte un tempo ristrette degli studi televisivi alla gente comune. Reality, talent, docu-fiction: mille etichette per mascherare la voglia di non ricercare. Un po’ come se il padrone di un Circo non si sbattesse più a trovare bestie feroci ed atleti sopraffini per il suo show ma si limitasse a far esibire chiunque ne avesse il coraggio. Che noia.
E infatti la televisione italiana si è ammalta di noia.
Ora è completamente nelle mani della gente comune. Dalle Kessler alle badanti (con tutto il rispetto per un mestiere socialmente utile) il passo è stato graduale ed inesorabile. Tutti si mettono davanti all’obbiettivo e non resta più nessuno dietro, a guardare.
Infatti gli ascolti vanno sempre peggio. Il trash è imperante e il sesso cerca di mettere le pezze qua e là facendo scappare una tetta in diretta per qualche punto percentuale di share.
Ora è arrivato Periscope e la televisione italiana può andare per sempre a riposare di un sonno eterno.
Siamo tutti in diretta, che bello! Se ne sentiva proprio la necessità.