Sono stati la rivelazione del Festival di Sanremo. Nonostante la giovane età, si sono presi il palco dell’Ariston con l’esperienza e la calma di un consumato big ed hanno lanciato look “alternativi” come la tendina della doccia. Dopo due mesi come stanno i Kutso? Come se la passano? Ecco qualche domanda che vi svelerà l’arcano.
A Sanremo quanto è stato divertente vedere l’imbarazzo della gente sul vostro nome?
Molto, ci piace essere allegramente sovversivi. La nostra presenza al festival di Sanremo vuole significare che non bisogna lasciarsi intimorire dall’ufficialità del contesto, viceversa una sana leggerezza d’animo ci permette di essere noi stessi in ogni situazione senza allontanare il prossimo ma coinvolgendolo in una grande festa.
Le emozioni positive dell’Ariston sono immaginabili. Quale è stato, invece, un piccolo grande momento di panico?
Siamo rimasti interdetti quando, durante la presentazione della nostra seconda performance, il nostro chitarrista, Donatello, vestito da doccia, non è salito sul palco insieme a noi. Abbiamo avuto il terrore che fosse successo qualcosa, invece i tecnici hanno preferito far andare la pubblicità, così da poter far entrare sul palco Donatello a telecamere spente. Sono stati attimi di panico…
A distanza di circa due mesi dalla vostra esibizione, qual è il vostro bilancio?
Abbiamo preso tutto quello che era nelle nostre possibilità. La promozione sta andando benissimo, il tour è partito alla grande…cosa volere di più?
Ora che conoscete bene Alex Britti, ci dite un suo difetto? Per esempio, russa?
Beh, con Alex ci conosciamo, ma non così bene da andare a letto insieme.
E ora? Mica vi fermerete qua?
Assolutamente no, siamo in Tour in promozione dell’album “Musica Per Persone Sensibili” e lo saremo per un anno probabilmente. Inoltre a fine aprile uscirà il nostro secondo singolo “Io Rosico”.