Valentino Rossi torna re, lo fa di nuovo, a sorpresa, dimostrando a tutti, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che il re non tramonta mai, che Valentino Rossi è eterno come un eroe omerico in grado da un momento all’altro di regalare e regalarsi l’ennesima impresa. Valentino Rossi, il dottore immortale, spicca in un podio tutto italiano, quel podio risultato del MotoGp del Qatar che vede al primo posto proprio Valentino Rossi su Yamaha, davanti ad Andrea Dovizioso e Andrea Iannone (entrambi su Ducati) secondo e terzo.
Valentino Rossi il re, il dottore immortale, il trentaseienne che sembra ancora un ragazzino. Valentino Rossi, campione affermato, nove volte iridato, ma ancora affamato. Valentino Rossi, il genio delle due ruote, che trionfa in Qatar regalandosi in carriera la vittoria numero 109, la settantesima nella competizione più impegnativa legata elle moto.
Valentino Rossi il re, il dottore immortale, il campione affermato ma ancora affamato. Ieri non ha solo vinto. Ha emozionato. Ci ha fatto sognare, come ai vecchi tempi, quando più che i suoi trionfi, considerati scontati, a far discutere erano le sue esultanze, sempre geniali ed irriverenti.
Il podio tutto italiano, poi, è stato un successo da sogno. Una tripletta come non si poteva neanche immaginare, che mancava da 9 anni, dal GP del Giappone 2006 con Capirossi, Rossi, Melandri. Valentino Rossi, il dottore immortale, leggenda vivente dello sport internazionale, c’era allora come ora, senza nessuna voglia di abdicare agli anni che passano e ai baby fenomeni che chiedono spazio.
Il trionfo di Rossi in Qatar è stato quello di un mago, un prestigiatore, che resta in silenzio, dietro le quinte, per tutta la sessione di prove e che poi durante il gp si regala il guizzo del fuoriclasse, partorito dalla ricercata, e finalmente arrivata, svolta di assetto nel warm up.
Rossi, il re, la leggenda, il dottore, il campione affermato ma ancora affamato, è un samurai giapponese che ha usato la propria Yamaha come una katana: ha tagliato gli avversari a fette, spaccato in due la gara, rimontato dal 10° in meno di un giro, per poi trovarsi quasi subito a battagliare con i primi, ed è lì che ha dimostrato che il Dottore, quando la moto lo assiste, è ancora il numero 1. Inarrestabile. Fenomenale. Sono finite le parole per descrivere un campione senza tempo, che riesce a fare la differenza, recuperando da situazioni che ai più appaiono impossibili.
Il dottore è unico! Non ci sono nel motociclismo mondiale persone che possono batterlo! Il ragazzino terribile è fortissimo, ma se ha le palle deve cambiare moto e dimostrare senza una Honda se riesce a fare quello che ha fatto nei due anni precedenti. Vale è semplicemente acuto, calcolatore, geniale e soprattutto competente come nessun centauro nel pianeta terra. Valentino non può e non deve essere paragonato a nessun altro. Grazie Valentino di esistere e di portare l’ Italia sul tetto del mondo. Per me sei e sarai sempre il numero UNO. CIAO VALE…..