A Roma è l’uomo del momento. Tanti cittadini ripongono in lui speranze importanti affinché Roma e le sue periferie possano tornare ad essere libere da malaffare e piccola e grande criminalità. Alfonso Sabella, oggi, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, nel corso del programma ECG Regione per fare il punto della situazione sulla Mafia a Ostia e regalare qualche sua impressione sulla prossima sfida che attende la Capitale: il Giubileo. 

“Ad Ostia infiltrazioni mafie del sud, rischia di diventare come la Palermo degli anni ’70-’80 se non si agisce con tempestività. Giubileo? Vigilerò su tutto, ma mi sento tranquillo. Non ho più la mia vita, ma non mollo”.

Queste, in estrema sintesi, le parole dell’assessore alla legalità del Comune di Roma Alfonso Sabella ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione Lazio”, condotta da Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

A proposito di mafia ad Ostia, Sabella ha precisato: “Un recupero di legalità ad Ostia è l’unica richiesta possibile. A Ostia la legalità non sempre è stata rispettata, determinata criminalità ha cercato di infiltrarsi all’interno delle istituzioni. Un rafforzamento del controllo sul litorale romano si impone. La coperta purtroppo è corta e con questa ci dobbiamo coprire. Ad Ostia purtroppo c’è un fenomeno di mafie che non è quello che riguarda solo Roma. Ci sono infiltrazioni delle grandi organizzazioni criminali del sud”.
La mafia di Ostia, quindi, è diversa da quella di Roma. Sabella aggiunge: “Non dobbiamo però drammatizzare e pensare che Ostia sia territorio di nessuno e che lo Stato non ci sia. Non siamo nella situazione della Palermo degli anni ’70-80, ma è chiaro che se non mettiamo mano a determinate situazioni, rischiamo di ritrovarci in quella situazione fra qualche anno”.
Sempre a proposito di Ostia, da Sabella un parere sul profilo che dovrà avere il nuovo commissario politico del territorio: “Profilo del nuovo commissario a Ostia? Deve essere una persona di altissimo rilievo politico o di un profilo istituzionale. Stiamo parlando dei destini di 300mila cittadini. Elezioni? Ci sono tempi tecnici, non si può andare domani a votare”.
Sabella non si tira indietro: “Al momento continuo ad occuparmi io del litorale, avendo la delega. In questo momento però lavorando su più fronti non ho più la mia vita. E’ un sacrificio che comunque sto facendo volentieri per i romani, non so quanto ancora riuscirò a reggere fisicamente ma per ora vado avanti. Giubileo? Non sarò in cabina di regia come dicono. Farò semplicemente il mio lavoro, dovrò vigilare affinchè le procedure delle gare e degli affidamenti si svolgano nel completo rispetto delle regole. Mi sento molto tranquillo, viste le nuove direttive perchè c’è un nuovo corso e le cose stanno cambiando rispetto al passato”.