Ius soli, il comune apre al registro per i nati a Roma. Le dichiarazioni di Marino lasciano poco spazio alle interpretazioni: “Per quanto riguarda i figli degli immigrati la Capitale deve essere una spinta verso il Parlamento, si cambi la legge sullo ius soli”.
Ius soli, il comune apre al registro per i nati a Roma.L’annuncio di Marino sullo ius soli è arrivato a margine della settimana contro il razzismo promossa dall’Unar: ieri in Campidoglio sono stati invitati alcuni bambini dei centri interculturali di Roma, nati nella Capitale da genitori stranieri. “Perché, solo per il fatto di essere stati generati da genitori stranieri, anche se siamo nati a Roma, a Roma andiamo a scuola e a Roma abbiamo trascorso tutta la nostra vita, non siamo considerati cittadini italiani?”.
Ius soli, il comune apre al registro per i nati a Roma.Il sindaco ha colto subito l’opportunità per lanciare l’ennesima sterzata in materia di diritti: “Chi nasce in Italia deve essere italiano”, ha dichiarato il primo cittadino, mentre dal suo staff fanno trapelare che Marino starebbe addirittura pensando alla creazione di un registro per lo ius soli che riconosca la cittadinanza ai figli degli immigrati nati a Roma.
Ius soli, il comune apre al registro per i nati a Roma.“I poteri di un sindaco sono limitati, ma Roma è la Capitale e può essere di spinta verso il parlamento”, ha aggiunto Marino, che dunque sta seriamente pensando alla creazione di un registro per i nati a Roma che, almeno simbolicamente, rappresenterebbe una sorta di ius soli mascherato.
Le opposizioni insorgono, i cittadini dibattono e in tanti si chiedono: questa può essere considerata una priorità per Roma? Ius soli sì, ius soli no. La sensazione è che siamo destinati a sentirne ancora delle belle.