Non è così infrequente trovarsi a vent’anni e non sapere bene cosa fare della propria vita. Si sa, la crisi economica degli ultimi anni ha peggiorato la situazione smontando le poche certezze, almeno dal punto di vista lavorativo, costruite negli anni. Pensare a lungo termine diviene impresa non facile e programmare la propria esistenza sembra impossibile.
C’è grossa Crisi
La crisi economica si è trasformata nel tempo in crisi dei valori; spostando sul piano personale quello che fino a poco tempo prima sembrava solo un problema delle grandi multinazionali e delle grandi banche. La ricetta non c’è, e chi vuole far credere di possederla sta mentendo oppure è un illuso. Lavorare però sul proprio futuro potrebbe, almeno secondo una recente ricerca, aiutare la salute del nostro cuore.
Il fine è il cuore
Avere uno scopo nella vita ridurrebbe il rischio di infarto e di ictus del 19%. A dirlo sono i ricercatori della Mount Sinai School of Medicine con uno studio presentato nella sessione scientifica 2015 dell’Associazione americana di cardiologia a Baltimora. A quanto emerge dallo studio, coltivare e perfezionare le proprie aspirazioni, i propri obiettivi, protegge la salute del muscolo cardiaco. In passato alcuni studi avevano evidenziato come, a livello psicologico, perseguire uno scopo porta un importante benessere psicofisico. Grazie alla recente ricerca, condotto attraverso la revisione di dieci studi basati su dati di oltre 137mila persone, si è verificato come “l’obiettivo di una vita” possa ridurre il rischio di ictus, di infarto e complessivamente del tasso di mortalità.
Invece di spendere soldi in ricerche che non fanno altro che scoprire l’acqua calda si dovrebbe studiare come usare questi effetti da un punto di vista pratico.
Senza la ricerca non avresti i risultati da usare “dal punto di vista pratico”