Non è un libro né un fumetto ma la summa di una delle puntate più riuscite di “Spazio Nerd”, rubrica fissa di Open Day su Radio Cusano Campus. La storia della pornografia vista dagli occhi di un nerd, infatti, ha divertito molti ed ha spalancato un periodo quasi nostalgico dove il sesso era davvero un tabù enorme. Come era vivere certi “pruriti” negli anni 80? Cosa si poteva e non si poteva fare? Dove siamo arrivati ora che il nuovo millennio è nel pieno della sua vita? Molte domande e tutte risposte di cuore e pancia, canali comunicativi tipici del ricordo e della verità. Siete pronti a viaggiare indietro nel tempo in questa rapida storia della pornografia?
Postalmarket
In principio c’era solo questo oggetto di culto. Si tratta dell’alfa della storia della pornografia nostrana perché “il sesso” in questa circostanza era più un (duro) lavoro di immaginazione che altro. La rivista era una specie di bazar dove si poteva ordinare di tutto; mille oggetti il cui filo conduttore era la scarsa qualità delle materia. C’era però una magica pagina di biancheria intima nella quale si intuiva una leggerissima e velata trasparenza di un sospetto di capezzolo ma tanto bastava agli ingenui ragazzotti degli anni ottanta per andare in brodo di giuggiole;
Riviste hard
Ogni volta che si riusciva a “fare la cresta” sulla spesa della nonna si aveva un piccolo budget da investire nel cartaceo. Questa fase della storia della pornografia è quella in cui sono diventati ricchi gli edicolanti che vendevano titoli come “Le ore” e “Gin Fizz” ad adolescenti in calore per la comune gioia di raggiungere una felicità reciproca;
Fumetti porno
Il sesso passa anche attraverso la matita. Ci sono stati autori come Crepax che hanno davvero scritto la storia della pornografia (ma in realtà era altissimo erotismo) con capolavori come “Valentina” e ci sono state testate illuminate come “Linus” e “Lanciostory” in cui, dietro a qualche nudo, si celava arte allo stato puro. Il genere, poi, ha trasceso in titoli come “Realtà nera” e “Goldrake” dove il sesso era spiattellato così com’era e le storie mancavano di contenuti;
Fumetti giapponesi
La ragione per cui i nipponici hanno uno spazio tutto loro in questa storia della pornografia è tutta culturale. La loro idea di intrattenimento è pervasa di volontà didattica e ai ragazzi va insegnato anche il sesso. E così titoli come “Video Girl Ai” per i teenagers o “La clinica dell’amore” per i ventenni hanno avuto il doppio ruolo di “essere fruiti” per le ragioni più ovvie ma anche di essere spunto di riflessione su tematiche come il rispetto della donna e la ricerca del piacere condiviso;
Youporn
La storia della pornografia per ora si ferma su questo portale colossale. Il sesso è solo mero prodotto ed è impacchettato per quello che è. E’ per diviso per etichette e sotto etichette (la definizione di MILF arriva proprio da qua) ed ha un tempo ideato esclusivamente per la masturbazione. Una manciata di minuti per “fare in fretta” quel che si deve.
I giudizi morali se fosse più bello un sesso ingenuo come quello degli anni 80 o esplicito come questo degli anni zero li lasciamo esprimere a voi. A noi è bastato farvi fare questo divertente giro nel tempo.