Auguri a Tomas Milian, auguri a un romano nato a Cuba, più precisamente a l’Avana, che oggi spegne 82 candeline e che è stato in grado, negli anni, di regalarsi un successo incredibile in Italia e a Roma in particolar modo, regalando sorrisi e battute politicamente scorrette, aiutato anche dalla sorte, perché essere doppiati da Ferruccio Amendola è indubbiamente una cosa che può cambiare la carriera di ogni attore. Tomas Milian compie 82 anni e proprio oggi,  nel giorno del suo compleanno, il cinema indipendente Detour, via Urbana a Roma, lo celebrerà proiettando il film, ancora inedito nel nostro Paese, ‘La fiesta del Chivo’ di Luis Llosa, di cui l’attore cubano (e romano…) è protagonista.Thomas Milian, in questo film,  veste i panni del dittatore dominicano Rafael Leónidas Trujillo. La pellicola, in concorso al festival di Berlino nel 2006 non è stata mai distribuita in Italia.

Auguri a Tomas Milian, un romano a l’Avana. Un ruolo decisamente diverso da quello che ha reso Tomas Milian celebre in italia e a Roma.  Un ruolo, quello “Der Monnezza”, poliziotto che non andava tanto per il sottile ma che alla fine risultava sempre infallibile, che forse ha finito per intrappolare l’attore, che oggi festeggia il compleanno, in un personaggio che non gli rende totalmente giustizia. Perché Tomas Milian, non è stato e non è solo “Er Monnezza”. Per capirlo, oltre guardare i suoi film, basta leggere la sua biografia.

Una biografia, quella di Tomas Milian, di cui proprio oggi si celebra il compleanno, rara da incontrare. Leggera e toccante al tempo stesso. In cui Tomas Milian si mette a nudo, davvero,parlando di tutto. Dalle origini della sua famiglia, lui figlio di un ufficiale vecchio stampo che ha sofferto non poco l’arrivo di Batista,  lui figlio di un padre che gli si è praticamente suicidato davanti agli occhi quando Tomas non aveva ancora compiuto tredici anni,  al suo sentirsi quasi mai all’altezza sul set, cosa che ha portato Tomas Milian ad abusare, in una parte della sua carriera, di alcol, cocaina, e altre sostanze stupefacenti, alla bisessualità, di cui Tomas Milian mai ha fatto mistero. Prima di una crisi mistica che forse gli ha salvato la vita, ma che sicuramente gliel’ha cambiata.

Oggi, almeno nel giorno del suo compleanno, è giusto mettere per un attimo da parte “Er Monnezza” e parlare un pochino di Tomas. Oggi anziano ottantaduenne che dal Monnezza è stato comunque abbracciato, accompagnato, custodito, protetto. Perché er Monnezza è forte, estroverso, “paraculo”, è un dritto cui è impossibile darla a bere. Mentre Tomas Milian è un uomo timido, messo a dura prova dalla vita, un po’ ingenuo, certamente romantico, altrettanto vulnerabile.  Auguri Tomas, romano di cuba dall’animo complesso e dalla sensibilità estrema.