Consumare una gustosa barretta proteica, tanto amata da sportivi e da chi segue una dieta, che però nasconde nella sua croccantezza non i classici pezzetti di frutta o di cereali ma fragranti insetti. Quella che sembra a tutti gli effetti una classica bufala del web è invece la trovata di un giovane ricercatore altoatesino; preoccupato per l’aumento della popolazione mondiale e la conseguente scarsità di risorse alimentari.

 

 

Croccante e saporito

Il giovane ventisettenne Stefan Klettenhammer, insieme al suo collega e amico  Meinrad Koch, ha sviluppato una barretta al müsli a base di larve, premiata dall’Accademia svizzera delle scienze tecniche. La barretta proteica realizzata possiede un 23% di proteine animali, di cui circa la metà, provenienti dalla centrifugazione dei vermi della farina.

Lo spezza-fame che non ti aspetti

“L’allevamento di insetti è  facilmente realizzabile anche nei paesi poveri del mondo” ha commentato Klettenhammer; sottolineando come si possa guardare agli insetti come fonte economica di proteine, ricordando che in diversi paesi del mondo gli insetti sono comunemente mangiati senza troppi problemi. “Gli insetti possono avere un sapore eccellente. Tutto dipende dalla preparazione e questo vale per molti cibi” ha concluso Klettenhammer. C’è dunque da scommettere che le società alimentari investano su un’idea del genere? Facile dubitarne, almeno in occidente, sarà difficile vedere sugli scaffali dei supermercati un “Crunchy-roach” o un “Crocca-cavalletta“.