Attraverso l’alimentazione è possibile evitare di incappare in una serie di patologie più o meno complesse. Un dato sottolineato da tempo da medici nutrizionisti impegnati a comunicare un messaggio che possa nel tempo aiutare giovani e meno giovani. Che però l’alimentazione potesse influire sulla nostra percezione dolorifica è una novità di queste ultime settimane. Soprattutto per ciò che riguarda un particolare tipo di alimento “spicy“.

Lo studio

Una recente ricerca, pubblicata su Science Signaling, ha dimostrato che la capsaicinia, uno dei composti chimici responsabili della piccantezza delle piante del genere Capsicum che includono ovviamente i peperoncini piccanti, oltre alla piccantezza è anche in grado di produrre un effetto anti-dolorifico.  Istvan Borbiro della Rutgers New Jersey Medical School e colleghi hanno studiato i neuroni coinvolti nella percezione del dolore, situati nel ganglio dorsale di alcuni soggetti. Fondamentalmente la capsaicinia è in grado di bloccare alcuni recettori che mediano la risposta dolorifica e termica dei neuroni sensitivi.

Mangiare “hot” per provare meno dolore

Via libera dunque alla cucina messicana? Non proprio, i ricercatori pur riconoscendo le proprietà analgesiche del peperoncino sottolineano come siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere al meglio tale attività. Rimane comunque nota la forte presenza di Vitamina C, vitamina utile ed essenziale alla vita, nella bacca più amata da chi è decisamente legato ai sapori forti della vita.

Guarda su Science la ricerca originale in inglese