La musica è più forte. Nonostante la crisi, le difficoltà per i giovani e gli spazi più o meno inesistenti nei network nostrani, la musica è più forte. E così l’esigenza di chiudersi un garage con qualche amico a scrivere canzoni è ancora viva. Lo sanno bene i Lexie che si sono formati da poco nonostante abbiano molto da dire. Ascoltiamoli in questa intervista.
Siete all’esordio. Perché un Ep e non un album?
Lexie – Crediamo che per scrivere e produrre un album sia necessaria una grande maturità artistica e una grande ricerca musicale, essendo quindi proprio all’esordio non abbiamo avuto la presunzione di tentare una strada per la quale non ci sentivamo pronti: abbiamo concretizzato il nostro iniziale progetto in un EP di cinque tracce.
Parlate di “primo respiro”. Siete consapevoli che nella musica italiana l’ossigeno è molto poco?
Lexie – Quando l’idea di questo progetto ha iniziato a prendere forma eravamo consapevoli di volerci rivolgere prevalentemente ad un mercato estero, con testi in inglese e influenze non italiane. Speriamo quindi di prendere una boccata d’aria internazionale!
Arrivate dal garage. È ancora una palestra importante?
Lexie – Al di là del luogo in cui si scrive e compone musica, per noi è molto importante lo studio per allenarci sempre, sia prima di un concerto sia durante i periodi di composizione. Per molte band il garage è come una seconda casa!
Qual è il senso di cantare in inglese?
Lexie – Non c’è un senso vero e proprio, semplicemente Marta, la nostra cantante, ha sempre solo cantato e scritto in inglese: lo troviamo un linguaggio di comunicazione molto più ampio per chi lo capisce.
Andreste mai ad un talent?
Lexie – No, soprattutto se in Italia!
E a Sanremo?
Lexie – No, non facciamo musica in italiano!
Com’è fare musica in mezzo alla “Grande Bellezza”?
Lexie – C’è molta competizione come in ogni grande città ma a differenza delle altre capitali europee c’è anche molta più difficoltà ad emergere. Speriamo di poter portare la nostra musica anche in altre “Grandi Bellezze”!
Vi regalo una spada laser. Contro chi la usate?
Lexie – La usiamo contro tutti coloro che lavorano nel mondo della musica con poca professionalità e onestà.